Spezia-Napoli, "Ora non diamola vinta ai violenti". Tifoso racconta la paura al Picco

Dal primo razzo partito dai napoletani all’indirizzo degli spezzini al botta e risposta a base di bengala "Pochi steward preposti ai controlli e a fronteggiare i facinorosi, che hanno tentato di entrare in campo"

Incidenti e tensione dopo Spezia-Napoli (Frascatore)

Incidenti e tensione dopo Spezia-Napoli (Frascatore)

La Spezia, 25 maggio 2022 - "Non bisogna darla vinta ai violenti ma salvaguardare i tifosi spezzini che vanno allo stadio per godersi la partita". Non usa mezzi termini il supporter storico aquilotto Glauco Bologna nel commentare i gravissimi incidenti accaduti nel corso del match Spezia-Napoli: "Ero in Curva Piscina, abbiamo avuto paura, una simile violenza nè inammissibile".

Il suo racconto della giornata parte dall’ingresso nella curva di dirimpetto alla Ferrovia: "Ai tornelli sono rimasto favorevolmente sorpreso dai tanti bambini con i vessilli del Napoli entrati nel nostro settore – racconta -. Al loro ingresso sono stati solo gentilmente invitati ad accomodarsi vicino alla zona occupata dai tifosi del Napoli. La tensione con i supporter campani posizionati nel settore ospite è salita un po’ di tono al momento del primo gol del Napoli, con alcune schermaglie dialettiche non particolarmente gravi. Di sicuro non ci sono stati assolutamente, da parte dei supporter spezzini, cori razzisti o contro Maradona. Anzi, dirò di più, è stato detto esplicitamente al megafono che non sarebbero stati fatti cori contro il campione argentino e così è stato".

"A seguire – continua Bologna – è partito un razzo lanciato dai tifosi napoletani al nostro indirizzo e da lì è nato il lancio ripetuto di bengala da un settore all’altro. Sempre dai napoletani sono piovuti seggiolini, aste di bandiere, cinghie dei pantaloni. La situazione è poi ulteriormente degenerata con l’invasione di alcuni supporter campani che si sono diretti verso il nostro settore con cinghie e aste in mano". In quei momenti concitati l’ansia per ciò che stava accadendo ha preso il sopravvento nei presenti. "Innegabilmente ci siamo spaventati – confessa il popolare Glauco –, ho visto i bambini del Napoli scappare verso di noi. Abbiamo cercato di confortarli invitandoli a restare con noi, ma alcuni sono usciti dal Picco, mentre altri hanno preferito andare a posizionarsi nei distinti. Gli steward erano davvero pochi e hanno avuto difficoltà oggettive a contenere quei cinque o sei supporter del Napoli entrati in campo. Non oso pensare cosa sarebbe successo se altri tifosi partenopei avessero fatto invasione. In quei momenti alcuni supporter dello Spezia hanno cercato di impedire ai napoletani l’accesso al nostro settore, lì abbiamo avvertito veramente il pericolo perché se fossero entrati nella nostra parte di curva non so cosa sarebbe potuto accadere. C’erano donne, bambini, lo spavento è stato tanto. Una violenza di questo tenore non può essere tollerata o giustificata, è qualcosa di inammissibile. Doveva essere una festa, rovinata solo in parte perché poi, fortunatamente, ci sono stati momenti lietissimi come l’invasione di campo di molti bambini e tifosi di casa al termine del match".

Bologna invita a rivedere qualcosa nella curva Piscina: "Fermo restando che gran parte della curva dovrà continuare a essere riservata agli spezzini, occorreranno in futuro controlli più severi all’ingresso dei tifosi ospiti perché non si capisce come mai dal loro settore siano piovuti oggetti contundenti. Sarebbe poi opportuno oscurare la vetrata divisoria, in modo che non vi possa essere un contatto visivo tra le opposte tifoserie e, altresì, sarebbe necessario mettere una rete come a Genova che impedisca il lancio di oggetti".