Spezia, la fabbrica di missili assume: si cercano almeno trenta dipendenti

Nello stabilimento spezzino previsto un incremento occupazionale del 26% su base biennale

ll nuovo Teseo Mk2/E

ll nuovo Teseo Mk2/E

La Spezia, 13 aprile 2021 - Mbda vola sulle ali di Teseo Mk2E, il missile di ultima generazione che sarà prodotto nello stabilimento spezzino di via Valdilocchi. A confermare le positive ricadute sull’azienda - di cui si prevede un incremento degli organici di oltre il 15% - è stato Lorenzo Mariani, Executive Group Sales & Business Development Director di Mbda e Managing Director di Mbda Italia, la società partecipata da Leonardo che fa capo al Consorzio internazionale specializzato nella produzione missilistica.

Pur in un quadro di difficoltà generale, con i mercati condizionati dall’emergenza pandemica, il top manager nel corso della conferenza stampa tenuta nella sede romana di Mbda, ha fatto sapere che il gruppo ha sostanzialmente tenuto le proprie posizioni mantenendo il budget dell’anno anche se, ha ammesso, "da marzo all’estate 2020 siamo stati fortemente limitati dal fatto che molti clienti erano in lockdown. Buona parte degli ordini slittati dal 2020 al 2021 sono stati comunque ripresi, con il recupero del 90% delle commesse sul fronte dell’export".

Mariani ha parlato soprattutto del quadro nazionale e internazionale, riepilogando i programmi industriali sui vari fronti produttivi. Quanto alla Spezia, ha parlato di "incremento di organico importante", prevedendo l’ingresso di trenta-quaranta nuovi addetti (+ 15% avendo riferimento al 2021 rispetto al 2020, mentre su base biennale l’incremento si attesta al 26%) che andranno ad aggiungersi ai duecento dipendenti attuali. Le ricadute positive riguarderanno non solo la fabbrica spezzina ma l’intero polo locale, comprendente anche il sito di Aulla, "che sarà messo a dura prova" dal punto di vista produttivo con l’arrivo del nuovo missile. Il Teseo Mk2E sarà parte integrante della dotazione di bordo delle navi della Marina militare e ciò farà del sito spezzino la "casa dell’antinave".

Il nuovo sistema missilistico equipaggerà infatti i cacciatorpediniere di nuova generazione, ma potrebbe sostituire anche la precedente versione a bordo delle fregate di classe Fremm e Orizzonte. Anche i nuovi pattugliatori polivalenti d’altura, attualmente in produzione, sono già predisposti per un’eventuale futura installazione di Teseo Mk2E.

Il manager non è invece entrato nei dettagli finanziari e a chi gli ha ricordato che la base di partenza erano i precedenti 7 milioni di investimento, ha glissato sull’entità dei nuovi impegni, limitandosi a dire che saranno "molti di più". A livello di gruppo i numeri parlano invece di ricavi pari a 3,6 miliardi di euro, con una ripartizione al 50% tra i clienti nazionali ed export. Gli ordini nel 2020 sono stati pari a 3,3 miliardi di euro, con il portafoglio ordini che ora si attesta a 16,6 miliardi.

A parte gli aspetti produttivi e occupazionali Mariani non ha mancato di ricordare il forte impegno profuso a livello di prevenzione anti-Covid, sottolineando come negli stabilimenti "non ci sono stati focolai interni ma solo casi portati dall’esterno", adeguatamente gestiti. Quanto allo smart working, Mariani ha detto che è attualmente attestato al 50%, "con geometrie molto variabili", il che ha consentito, con una gestione rigorosa, di azzerare i contatti esterni. "Il piano di ammodernamento degli stabilimenti – ha aggiunto – proseguirà anche se rallentato nel 2021, con attività di standardizzazione a Roma e Spezia con riferimento a distanziamenti e carichi di lavoro".