Sorgente della Pettorina La guerra dell’acqua finisce a carte bollate

Il Comitato di Teviggio ha citato il Comune davanti al tribunale. E chiede i danni

La guerra dell’acqua finisce a colpi di carte bollate: accade a Varese Ligure, nella frazione di Teviggio, dove l’amministrazione separata dei beni civici della frazione ha deciso di trascinare davanti al giudice il Comune guidato da Gian Carlo Lucchetti. Saranno i magistrati del Tribunale delle Acque di Torino a decidere sulla controversia che ruota attorno alla sorgente d’acqua denominata ‘Pettorina’: il comitato di frazione chiede infatti che sia accertato l’obbligo in capo al municipio di utilizzare l’acqua di quella sorgente a favore degli abitanti della frazione stessa, nonché l’inadempimento del Comune per non aver provveduto in questi anni a utilizzare quell’acqua. Non solo: l’amministrazione dei beni civici di Teviggio ha chiesto al tribunale un risarcimento dei danni patrimoniali e non, patiti dalla collettività di Teviggio "in ragione della insufficiente ed irregolare fornitura di acqua potabile determinatasi a seguito del presunto inadempimento del Comune di Varese Ligure". Una vicenda, quella varesina, che affonda le sue radici nel 2019, con il primo affondo giudiziario del comitato di Teviggio contro il Comune, proposto al tribunale civile di Genova. I giudici genovesi tuttavia nel febbraio scorso hanno dichiarato la propria incompetenza, rimettendo la vertenza al tribunale delle Acque di Torino. In previsione delle udienze, previste nelle prossime settimane, il Comune ha così deciso di confermare la tutela legale affidata all’avvocato Gianemilio Genovesi di Genova. L’Amministrazione separata dei beni civici è invece assistita dall’avvocato Daniele Granara.