Si potranno abbattere più cinghiali Il 180% in più dell’ultimo anno

In Liguria, durante la prossima stagione di caccia, nelle zone non soggette alle restrizioni per la peste suina, il Programma di recupero urbano approvato dalla giunta regionale e inviato all’Ispra e al Centro di referenza nazionale pesti suine per i pareri di competenza, prevede che si potranno abbattere fino a 35.451 cinghiali. Il 180% di quanto fatto nell’ultimo anno. Lo scrive in una nota Coldiretti Liguria che specifica: "la crescita del contingente cacciabile risponde a precise indicazioni dei ministeri della Salute e delle Politiche agricole per il contenimento della peste suina africana, che a loro volta comporterebbero la riduzione dell’80% della popolazione dei cinghiali tra caccia e prelievi di controllo".

Tra l’altro, sottolinea Coldiretti "all’interno di una nota del 12 settembre, il ministero della Salute ha trasmesso alla Commissione europea l’integrazione del Piano di sorveglianza nazionale per quanto riguarda le misure di eradicazione in Liguria e nel limitrofo Piemonte per il 2022".

In questo scenario – scrive Coldiretti – lo stesso ministero ha caldamente invitato la nostra Regione ad attuare quanto prima le misure previste dal piano integrato di eradicazione. "Considerata la situazione - spiegano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato confederale - una riduzione numerica dei cinghiali, in accordo con le disposizioni ministeriali, deve essere messa in atto quanto prima. Rallentare la diffusione della peste suina è un dovere nei confronti dei lavoratori delle nostre campagne e dell’entroterra ligure, già largamente vessati da problematiche legate alla proliferazione esponenziale degli ungulati e ai conseguenti danni che il loro passaggio causa".