Sguardo sul passato della città Una mostra all’Urban center

"Un viaggio nella storia della città attraverso emozioni e piacevoli ricordi di negozi e locali, che hanno fatto sognare generazioni di spezzini: dalle Sorelle Franchi gioiose ‘spacciatrici di giocattoli’, al bar Nazionale con la sua boiserie liberty, passando fra i negozi di moda, e anche la libreria Adel che ospitava Gino Patroni e Calvino, Hemingway, Simone de Beauvoire, Soffici e Guttuso". Angelo ‘Ciccio’ Delsanto, ha presentato così all’Urban Center, ieri mattina all’inaugurazione – alla presenza del vicesindaco Maria Grazia Frijia – la mostra ‘Cosa la ghéa. Luoghi e cose che non esistono più’. L’esposizione è stata curata dall’associazione 50&Più La Spezia, in collaborazione con i Servizi culturali del Comune. La mostra, col patrocinio del Comune, ha due nuclei. Nel foyer del Teatro Civico, il visitatore osserverà il più fiorente commercio nelle fotografie d’epoca – appositamente ristampate – riproducenti molte delle più significative vetrine ed insegne delle ‘botteghe’ cittadine. Nell’intento dei curatori, questo sguardo sul passato prossimo della città potrebbe offrire occasione di stimolo per i cittadini a operare sul territorio per renderlo sempre più attraente anche per il turismo. La seconda parte della mostra è allestita all’Urban Center ed è costituita da iconici pezzi di modernariato risalenti ai decenni dal dopoguerra ad oggi, parte di una straordinaria collezione privata di oggetti elettronici appartenenti ad un passato in cui la figura del designer ha contribuito fortemente a definire l’immaginario quotidiano attraverso la progettazione di oggetti d’uso comune, quali radio, televisori, macchine da scrivere. "In questa seconda sezione – conclude Delsanto – possiamo ammirare oggetti che sono esposti anche al Moma di New York e che ci fanno attraversare la storia partendo dalla macchina Remington fino al telefono cellulare odierno". La mostra sarà visitabile fino al 30 settembre, con ingresso gratuito, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18, con visite guidate su richiesta.

Marco Magi