Maxi sequestro di mitili e ostriche: "Pericolosi per la salute"

Le irregolarità rilevate dalla Finanza e dai veterinari Asl durante un controllo. Scattano denunce e multe per un muscolaio e per l’azienda adibita alla depurazione

Guardia di finanza

Guardia di finanza

La Spezia, 15 settembre 2022 - Erano già pronti per finire sulle tavole dei ristoranti e sui banchi delle pescherie della zona: 9 quintali di mitili sono invece andato al macero dopo il sequestro scattato in uno stabilimento di depurazione di molluschi bivalvi (mitili e ostriche) da parte dei finanzieri del comando provinciale di Spezia, coadiuvati dai veterinari dell’Asl 5. Da quanto emerso, i mitili non erano stati adeguatamente depurati, come invece previsto dalle normative, prima di poter essere immessi sul commercio: da qui il sequestro e la loro distrizione. Il blitz è scattato nel corso di un’operazione congiunta di Finanza e Asl a tutela della salute pubblica, della sicurezza alimentare e della repressione delle frodi nel commercio. Nei guai sono finiti alcuni operatori del settore della filiera, tutti denunciati per (presunta) frode nell’esercizio del commercio. Oltre al deferimento all’autorità giudiziaria, sono scattate anche alcune multe da 2mila euro a un mitilicoltore per aver conferito i mitili al centro di depurazione senza la prevista tracciabilità o provenienza e, per la stessa cifra, alla ditta che le avrebbe avviate al circuito commerciale, senza la depurazione obbligatoria. Comportanto fuori norma che, da quanto emerso, sarebbe stato commesso per sopperire alla carenza di prodotto in questa stagione, rispetto alla domanda.

Le Fiamme gialle hanno così sequestrato e destinato alla distruzione 9 quintali di mitili, per scongiurare rischi igienici e sanitari per i consumatori: i mitili, tutti già confezionati, erano destinati a ristoranti e pescherie locali, senza però essere passati dai previsti controlli sanitari. Asl e Guardia di Finanza, in una nota congiunta, sensibilizzano "la popolazione circa i rischi di consumare muscoli, ostriche e molluschi bivalvi in genere non controllati, poiché la loro mancata depurazione rappresenta un potenziale rischio igienico sanitario e di salute pubblica. Per tale motivo, i frutti di mare raccolti nelle aree di produzione classificate sono sottoposti a controllo per la ricerca di sostanze tossiche e nocive che, se rinvenute, comportano l’immediato blocco dell’area e il divieto di raccolta".