Scuola, dopo i calcinacci le proteste. «I lavori andavano fatti in estate»

L’allarme lanciato da un pensionato. Le critiche dell’opposizione

Scuola, un'immagine di repertorio

Scuola, un'immagine di repertorio

Lerici(La Spezia), 18 ottobre 2018 - Continuano i lavori di ristrutturazione alla scuola elementare di San Terenzo. In seguito alle segnalazioni di un attento pensionato di San Terenzo, Guido Guarini, che una mattina dei primi di settembre, passeggiando in quella zona, ha notato un calcinaccio a terra ed alzando lo sguardo si è accorto del pessimo stato dei cornicioni della scuola, l’ufficio lavori pubblici si è mosso per mettere in sicurezza l’intera area. «Sono subito corso in comune, la sicurezza dei bambini prima di tutto – racconta Guarini – devo dire che in comune sono stati velocissimi, siamo andati subito a controllare insieme con i tecnici, e sono partiti gli interventi». Era inizio settembre, le scuole ancora chiuse, i bambini in vacanza. Li avrebbe attesi un inizio anno scolastico segnato da piccoli ma necessari disagi: un tratto di Via Milano chiusa per l’allestimento del cantiere, la scuola totalmente impalcata, messe in sicurezza le uscite e parecchio rumore. Purtroppo infatti le condizioni dei cornicioni si sono rivelate ancora peggiori di quanto sembrassero ad un primo esame degli operai del comune: il cestello non basta, la scuola va impalcata, il lavoro che sembrava quello di una settimana si sta prorogando sino ad oggi, con uno stanziamento di 36mila euro.

Non mancano al riguardo i commenti espressi da alcune mamme e dai gruppi di opposizione. «E’ evidente che certe cose non si possono prevedere, però se all’inizio dell’estate si fosse fatto un sopralluogo in tutte le scuole per vagliarne le condizioni, questo lavoro avrebbe potuto essere fatto durante i mesi estivi, e non quando i bambini sono a scuola» lamenta Michela Moruzzo, mamma di una bambina iscritta a San Terenzo. «E poi menomale che quando è caduto un pezzo del cornicione i bambini non erano a scuola,» aggiunge Manuela Cannizzaro, un’altra mamma. «Senza contare che hanno chiuso un pezzo di strada, per montare i ponteggi hanno fatto molto rumore ed i bambini, specialmente quelli piccoli, sono facili alla distrazione, fare lezione in quelle condizioni è disagevole» aggiunge Claudia Antonini, un’altra mamma intervistata fuori dalla scuola. Anche i gruppi di opposizione Cambiare in Comune, Golfo dei Poeti e Radici e Futuro esprimono il loro disappunto: «Vorremmo capire come mai è stato affidato agli operai del comune il compito di vagliare un danno simile, come riportato nella determina dell’ufficio tecnico, quando sarebbe compito di ingegneri».

Valeria Antonini