"Scarso appeal anche per colpa della fatiscenza di reparti e attrezzature"

Al Sant’Andrea nonostante i recenti investimenti c’è difficoltà a tamponare tutte le situazioni

Ma come è possibile che due bandi in cui venivano offerti 8 posti di lavoro – da medico nello specifico – a tempo indeterminato siano andati deserti? Chiederselo è lecito e, a rispondere al nostro quesito, è stato Daniele Lombardo, referente della funzione pubblica della Cgil. "Se si fosse trattato di contratti a tempo determinato le motivazioni sarebbero state incentrate sulla tipologia di contratto non appetibile – ha esordito Lombardo – in questo caso ritengo che il problema sia che a non è essere attraente è proprio la stessa Asl 5". Secondo il referente della Cgil che si occupa da vicino di sanità non si tratterebbe nell’azienda locale in sé, ma delle sue strutture fatiscenti, della strumentazione che non può essere definita all’avanguardia e anche della consapevolezza che chi verrebbe a lavorare in Asl 5 si troverebbe ad operare in una condizione di difficoltà. "Se non ci saranno ulteriori inconvenienti il nuovo Felettino vedrà la luce tra 5 o 6 anni – ha proseguito Daniele Lombardo – per il momento le strutture che abbiamo sono vetuste e questo è innegabile. Il Sant’Andrea, nonostante i recenti investimenti che comunque non sono sufficienti per tamponare una situazione di criticità evidente, cade a pezzi. Più volte sulle pagine di cronaca locale si è parlato di controsoffitti ceduti, reparti allagati e spogliatoi impraticabili. Chiaramente questo non è un fattore che invoglia un giovane specializzato o un medico navigato a venire a lavorare nella nostra asl se ha altre possibilità".

Per il referente della Cgil un problema simile, sino a qualche anno fa, sarebbe stato riscontrato anche nella vicina Massa, prima che il Noa venisse realizzato. "Quel nuovo ospedale all’avanguardia e attrattivo non ha difficoltà a trovare personale e questo per la struttura, per i macchinari e per le condizioni di lavoro. Lo stato attuale di Asl 5 è noto a tutti, l’organico è sottostimato, e chi si candida per venire a lavorare da noi mette già in conto che dovrà farsi in quattro, rinunciare a dei riposi, a degli smonti e forse anche alle ferie. E a parità di compenso chi sceglierebbe di candidarsi per un posto a tempo indeterminato in Asl 5, se avesse un’alternativa più allettante e meno sacrificante?". Su una cosa però Lombardo concorda con la primaria Cinzia Sani: i nostri medici non bastano e attrarre medici, giovani o meno, provenienti da tutto lo Stivale è fondamentale.

Elena Sacchelli