Sansa o Massardo? Pd alla conta E stasera si riunisce la direzione

In ballo anche la possibile scelta tra due indirizzi programmatici Italia viva ancora alla finestra pronta alla corsa autonoma

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Sansa o Massardo? Il Pd riparte dal nodo-chiave che a poco più di 60 giorni dalle elezioni resta irrisolto, con il centro sinistra ancora privo di un candidato condiviso da contrapporre a Toti. La svolta in un senso o nell’altro, a questo giro potrebbe essere davvero a un passo, anche se il condizionale resta d’obbligo: stasera (ore 20,30) si riunirà infatti la direzione regionale del partito, con la presenza anche di alcuni dirigenti nazionali, e in quella sede è molto probabile che si arriverà alla conta: chi sta con il giornalista del Fatto Quotidiano lo dovrà certificare con un voto e altrettanto dovranno fare i sostenitori del professor Aristide Massardo. Questa almeno appare la prospettiva più plausibile, anche se nelle ultime fasi della trattativa si è fatta strada l’ipotesi di un percorso meno traumatico rispetto al muro contro muro. Ovvero, la direzione potrebbe essere chiamata ad una scelta fra due indirizzi programmatici piuttosto che fra due candidati. In altre parole, si tratterebbe di scegliere fra un’opzione più connotata a sinistra e una più moderata, incarnata la prima da Sansa e l’altra da Massardo. Una volta individuato il percorso maggiormente condiviso, la scelta del nome sarebbe una conseguenza "logica", e in qualche modo meno lacerante. Tutto da dimostrare, peraltro, che la scelta - comunque ineludibile - non produrrà conseguenze sia in casa Pd che nell’ambito della coalizione. Privilegiare il programma-Sansa, per dire, avrebbe come risultato scontato il disimpegno di Iv che confermerebbe l’opzione di una corsa autonoma.

Franco Antola