"La cronica carenza di personale all’interno degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera sta diventando un problema non più trascurabile. Soprattutto ora che anche i porti liguri vengono inseriti tra quelli sicuri, destinati alla prima accoglienza dei migranti salvati dalle navi delle Ong che operano nel Mediterraneo". Lo afferma Davide Natale (nella foto), consigliere regionale del Partito Democratico, che ha presentato un’interrogazione per spingere la giunta regionale a sollecitare il Ministero della Salute in questo senso. Gli Usmaf hanno un ruolo delicato: si occupano di consulenze specialistiche, profilassi internazionale, raccomandazioni sulle misure di prevenzione, rilasciando la libera pratica sanitaria ai mezzi provenienti da Paesi extraUE. "I porti rischiano la paralisi dovuta alla cronica carenza di organico dei servizi sanitari marittimi, sommata alla necessità di aumentare i controlli sulle navi che giungono da Paesi terzi – sottolinea Natale -. Una carenza che incide anche su problemi che riguardano le città e quindi la Regione Liguria, perché in sanità non vi sono compartimenti stagni. Basti pensare che gli Usmaf sono il primo filtro contro l’importazione di malattie infettive attraverso i nostri porti internazionali". Il consigliere spezzino si fa portavoce di un “grido di allarme che si alza da tutti i lavoratori che operano nel porto e dalle istituzioni che hanno competenza sugli scali” della Spezia, come su quelli di Genova e di Savona. "Non è infatti una questione puramente locale, ma quantomeno regionale. Gli auspicati investimenti sulla portualità e l’apertura a scenari che erano preclusi fino a poco tempo fa, impone di avere un personale che possa assicurare i servizi certi ed efficaci ed in tempi i più ristretti possibili".