"Sangue a Spezia". Fuggi, fuggi Fermato dopo il delirio sul bus

Nigeriano in stato confusionale blocca il mezzo Atc, grida ‘Allah akbar’ e annuncia bombe. Urla a tu per tu con i passanti, poi arrivano le pattuglie della guardia di finanza che lo bloccano

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Momenti di panico ieri su un bus della linea 11 all’incrocio fra via 24 Maggio e via Padre Giuliani per il delirio di un extracomunitario. "America e Francia hanno versato sangue; ora toccherà anche alla Spezia". Così, l’uomo di colore, subito dopo essere salito sul mezzo, inginocchiato sul pianale, si è messo ad invocare Allah Akbar, lasciando presagire un attentato. L’autista, bloccato il mezzo, ha aperto le porte, innescando il fuggi-fuggi e l’allarme al 112. Sul posto, provenienti da via Carducci, sono piombate a sirene spiegare due pattuglie del Gruppo della Guardia di Finanza. Erano impegnate in un servizio antispaccio, con unità cinofile al seguito. Sono stati i finanzieri, con le armi in pugno, ad indurre l’uomo a desistere da un crescendo di imprecazioni plurilingue: in arabo, inglese, italiano. Tra le parole choc: sangue. Lo hanno avvicinato con cautela e poi bloccato: stretto della morsa si è ammutolito. Prima dell’arrivo degli operatori della Fiamme Gialle l’uomo, sceso dal bus, si era messo ad inveire contro l’autista e i passanti. Tre minuti di follia pura. C’è chi ha ripreso la scena, postando su Facebook un filmato. Alla performace con toti duri e sprezzati sono seguiti, oltre agli inviti alla calma dell’autista, i commenti di alcuni passati. Fulminante quello di una donna che, dandogli ripetutamente della "rumenta" e affrontadolo a tu per tu a mo’ di sfida, lo ha spiazzato, inducendolo a raffreddare i bollenti spiriti. "Alle donne non faccio niente..." ha detto, in un moto di tardivo cavalleria, quasi a voler rassicurare e dimostrare l’assenza di propositi dinamitardi. Insomma, tanto fumo da parte sua. Nessuna bomba addosso, come hanno immediatamente accertato i finanzieri perquisendolo, per poi portarlo in caserma, dove è stato identificato.

Lui è un nigeriano di 30 anni, disoccupato, ma regolare permesso di soggiorno. E’ così emerso che, prima di salire sul bus dove ha dato vita alla sceneggiata, era stato indotto a scendere da un altro mezzo perché trovato, dal controllore. senza biglietto. Forse ha pensato di dirottare il bus sopraggiunto per raggiungere la sua meta. Di certo si è prodotto in una performance da brivido. In quello che è stato poi configurato come un "procurato allarme", senza conseguenza reali, se non la paura degli utenti del bus e dei passanti che hanno incrociato il suo sguardo e il suo proferire frasi più o meno senza senso. Alla "cattura" a fine di accertamento, in assenza di reati da manette, è seguita da denuncia a piede libero con mille raccomandazioni all’autocontrollo e al pagamento dei biglietto, se sale sui bus.

Corrado Ricci