Spunta una spiaggia in più sul litorale lericino, uno spazio tutto nuovo da utilizzare nella prossima estate. La spiaggia della Marinella, dietro il castello di San Terenzo, sta per essere consegnata a residenti e turisti. Dopo anni di divieto di accesso alla baia, a fronte dell’instabilità della collina, sono a buon punto i lavori del terzo e ultimo lotto finalizzati alla riapertura totale della passeggiata e suggestiva insenatura che profuma di esotico della spiaggia. Lavori che consistono nel consolidamento della falesia che sovrasta la baia che sarà consegnata al pubblico prima dell’estate. Insomma ancora un paio di mesi di attesa e l’area sarà a disposizione della comunità. L’intervento, che vale un quadro economico di 430mila euro, consentirà la riapertura dello slargo oltre la spiaggia. Le opere sono finanziate, per il 90 per cento dal ‘Fondo strategico regionale’ della Liguria che ha destinato oltre 350mila euro al Comune di Lerici per questo importante intervento, tanto atteso dai santerenzini e non. La ditta aggiudicataria dell’appalto è in procinto di concludere le operazioni, tanto che a fine primavera consegnerà le aree alla cittadinanza. Il progetto diviso in tre lotti era stato fu approvato cinque anni fa dall’amministrazione Paoletti. "I lavori dei primi due lotti sono stati completati – spiega l’assessore Marco Russo– e hanno garantito l’apertura della prima parte di passeggiata e della spiaggia impegnando risorse di bilancio comunale per circa 400mila euro e il finanziamento regionale di 800mila euro grazie allo stanziamento curato dall’assessore regionale Giacomo Giampedrone. L’intervento, dal punto di vista tecnico, relativo al terzo lotto è analogo a quello già effettuato nelle aree dei primi lotti e prevederà il posizionamento di reti, finalizzato al consolidamento della falesia, che così si integreranno nell’ambiente naturale". La superficie, dopo esser sottoposta a un intervento di pulizia dagli arbusti "e disgaggio delle parti pericolanti verrà coperta con reti di acciaio che, poste in tensione mediante barre d’ancoraggio e chiodature, conterranno il fenomeno naturale dello sgretolamento evitando dissesti e distacchi". Il progetto complessivo prevede la realizzazione di chiodatura "anche nella parte alta della falesia ancorando le reti nella zona piana, fino al confine dei giardini delle proprietà private. Inoltre, come già avvenuto nella porzione del primo e secondo lotto, è in fase di realizzazione quanto necessario per la captazione delle acque meteoriche che sono causa prevalente dei fenomeni erosivi". Euro Sassarini