San Bartolomeo e Pitelli Gli studi inediti di Secoli

Oggi alle 17 in Mediateca la presentazione del volume delle Edizioni Giacchè. Un testo sull’antico insediamento costiero, fulcro di una comunità rurale

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Di San Bartolomeo oggi resta solo l’intitolazione del viale omonimo, che deriva il nome dalla chiesa medievale di San Bartolomeo delle Cento Chiavi posta ‘sullo scoglio alla Marina’, fulcro di una nutrita comunità rurale che contava anche un Ospitale e uno scalo marittimo oltre a ‘li bagni di Pitelli’, fonti termali sulfuree. ‘San Bartolomeo delle Cento Chiavi. Alle origini del borgo di Pitelli’ è il titolo del volume contenente gli studi inediti di Linda Secoli, che verrà presentato oggi alle 17 alla mediateca regionale ligure dalle Edizioni Giacché, con il patrocinio del Comune della Spezia e della pro loco Pitelli. L’autrice, accompagnata dalla proiezione d’immagini, presenterà al pubblico le sue ricerche, introdotta dal sindaco Pierluigi Peracchini.

Il libro – in vendita nelle librerie, nelle edicole e negli store online – svela la storia dell’antico insediamento costiero che risulta saldamente intrecciata con quella di Pitelli (in chiusura una cronologia dettagliata della storia del borgo dal 1138). Centum Claves fu gradualmente abbandonato dal Cinquecento perché ‘non sicuro dai corsari’ e due secoli dopo risultava avere ancora la chiesa ‘circondata da muraglie antiche (…) in una muraglia vecchia verso il Monte di detta Chiesa vi erano immagini antiche dipinte (...) e vi era una muraglia antica più grossa assai delle sopradette, e vi trovarono delle ossa sotto la terra di detta piazza’. Lo studio di Linda Secoli ha analizzato il manoscritto settecentesco ‘Memorie della parrocchia di Pitelli’ conservato nell’Archivio vescovile di Sarzana e altri materiali d’archivio inediti restituendo, tra l’altro, attraverso la riproduzione di cartografie e dipinti, il volto del levante spezzino prima degli insediamenti militari e della cantieristica. Nel volume anche gli approfondimenti della bibliologa Michela Corsini e della docente di lettere Costanza De Luca, che hanno collaborato all’analisi del manoscritto. Di grande interesse è la vicenda del restauro della ‘Crocifissione’ cinquecentesca di Pitelli, con la scoperta straordinaria dell’esistenza di un sottostante dipinto preesistente: ai piedi della croce San Bartolomeo apostolo, che è tuttora patrono di Pitelli. Le indagini radiografiche vengono pubblicate qui per la prima volta assieme alle riflessioni della restauratrice Francesca Gatti.

Marco Magi