
Un colloquio per analizzare i dati campionati dall’Istituto superiore di Sanità e fare il punto sulle indagini legate ai casi di rotavirus nel Lericino. È quanto andato in scena ieri mattina in Procura, col procuratore capo Antonio Patrono e il pm Elisa Loris che hanno incontrato i vertici del Dipartimento di prevenzione di Asl5, Mino Orlandi e Francesca Torracca. Un snodo importante, quello di ieri, anche alla luce della seconda relazione preliminare inviata dall’Iss, pubblicata l’altro ieri in anteprima dalla Nazione, che non solo sottolineava la presenza di nuovi virus nei campioni prelevati dai canali, ma evidenziava "il perdurare delle problematiche ambientali legate a sversamenti di reflui fognari". Una frase che non è passata inosservata, soprattutto a Lerici, dove il Comune prepara l’offensiva. "I nostri uffici stanno preparando un provvedimento con cui chiedere conto ad Acam Acque sulla messa in sicurezza delle aree – dice il sindaco Leonardo Paoletti –. La relazione dell’Iss fa chiaramente riferimento a sversamenti di reflui fognari, e dunque il tema ora è sapere quando e come si intende intervenire per risovere questo problema che ci ha danneggiato moltissimo. I nostri uffici sono a disposizione dell’Ato, al quale chiederemo di illustrare tutte le attività che sta facendo Acam, la mappatura delle criticità, gli interventi necessari. È evidente che ora c’è l’esigenza di capire come verrà risolto questo problema". Nonostante i dati del secondo rapporto preliminare dell’Istituto superiore di Sanità non siano positivi, il sindaco rilancia l’auspicio di riaprire le due spiagge della Venere Azzurra e di San Terenzo chiuse ormai da un mese. "Credo sia opportuno ragionare sulla riapertura, ovviamente con le dovute prescrizioni, magari installando palizzate e reti che impediscano l’accesso nelle aree in cui si è verificato il problema – dice Paoletti –. Ne parlerò con Asl5 e spero in una soluzione". Un tema, quello della riapertura, non certo secondario per un territorio che vive di turismo. Ormai in fumo la coda estiva, il pensiero è già alla prossima primavera.
Matteo Marcello