Rotary, i 90 anni con le card della solidarietà

L’assist a 120 famiglie bisognose della città per valorizzare l’anniversario della fondazione del Club nel 1930 alla Spezia

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Novanta anni di associazionismo fatto di convivialità, analisi e confronti in materia economica e culturale per condividere, accrescere e divulgare saperi, così da renderli linfa della comunità, in parallelo a gesti discreti sulle ali della solidarietà. Così il Rotary Club della Spezia che, con i suoi 74 iscritti, celebra in questi giorni il suo novantesimo anno di fondazione. Impossibili, per l’emergenza Covid-19, eventi in presenza. Ma l’anniversario è di quelli che fanno storia. E per valorizzarlo il Club ha dato vita ad un ennesimo assist al territorio: il 3 dicembre il presidente Roberto Querci consegnerà al sindaco Peracchini 120 carte di acquisto presso la catena Basko, del valore di 100 euro; la donazione è finalizzata a supportare una categoria particolarmente fragile: quella dei nuclei monogenitoriali con figli minori, già censiti dai Servizi Sociali del Comune.

Questo è l’ultimo, in ordine di tempo, degli interventi realizzati in favore del territorio dal Club. Ecco quelli più significativi e prossimi: la ricostruzione degli acquedotti di Rocchetta Vara e Pignone dopo l’alluvione del 2011; il sostegno, fra il 2017 e il 2019, all’Istituto Alberghiero per la formazione di un gruppo multietnico di 48 ragazzi; durante l’emergenza Covid-19, il Rotary- in sinergia con Confindustria, aziende e privati - ha contribuito alla raccolta di 90.000 euro con i quali sono state acquistate apparecchiature e dispositivi medici secondo le indicazioni che via via giungevano dai reparti ospedalieri o dalle strutture sul territorio.

"Avremmo voluto celebrare il novantennale con iniziative aperte alla cittadinanza per farle conoscere storia ed obbiettivi del Rotary. Tutto da rinviare a momenti migliori" dice Querci veicolando una nota nella quale viene ritessuta la storia degli esordi del Club alla Spezia dopo la costituzione, nel 1905, a Chicago, sull’onda dell’idea dell’avvocato Paul Harris: consentire a professionisti di vari settori di incontrarsi per scambiare idee, instaurare amicizie ed agire per il bene delle loro comunità.

Ad assumere l’iniziativa di dar vita al Rotary della Spezia è ad inizio del 1930 il comandante Giuseppe Boselli cognato del senatore Giovanni Agnelli che ha sposato sua sorella Clara. Dal 1924 è socio del Rotary Club di Milano ed abita a Levanto in Villa Agnelli. Già ufficiale di Marina e comandante del sommergibile “Delfino“ è direttore amministrativo del Cantiere Fiat San Giorgio del Muggiano. La città ha ormai 109.000 abitanti cui sono da aggiungere i 15.000 militari della guarnigione. Conta 1.300 imprese industriali con 17.890 addetti e 4.887 imprese del commercio con 5.277 addetti. L’attività edilizia è intensissima. Nel solo 1929 sono stati messi a disposizione in città nuovi 930 vani. L’inaugurazione del Club si tiene nell’Hotel Croce di Malta (ubicato nell’attuale omonimo palazzo di via Mazzini).

I soci fondatori sono: Aicardi Giobatta, Alinghieri Ettore, Baratta Fausto, Bellincioni Andrea, Bibolini Gio Batta, Boselli Giuseppe, Brusa Enrico, Buffa Mario, Carpanini Gervasio, Ceretti Amedeo, Cerpelli Attilio, Ciano Arturo, Da Pozzo Mario, Ferrari Nino, Ferrarini Leopoldo, Filippi Vito, Gaglione Umberto, Giachino Domenico, Giancola Franco, Ginocchio Manlio, Mochi Ugo, Oliva Franco, Pontremoli Ezio, Scozzarella Pietro, Sogari Luigi, Uccelli Oscar, Valenti Tito.

Dopo lo scioglimento dei club, imposto dal regime fascista nel 1938, e il successivo periodo bellico, finalmente, il 7 marzo 1948, il Rotary ricomincia ufficialmente l’attività. In tutti questi anni il Club spezzino ha cercato di essere sempre vicino alle necessità della comunità; i service del 2020 lo dimostrano.