Trasportava abusivamente una gran quantità di rifiuti edili, di provenienza e destinazione ignota. I guai per il conducente del mezzo sono iniziati quando è stato fermato da una pattuglia in moto della polizia locale, che ha subito notato il grosso carico di calcinacci derivanti da demolizioni edili. Il mezzo è stato subito fermato, il conducente (un operaio dipendente di una società edile spezzina) non ha fornito spiegazioni sul luogo di provenienza dei rifiuti nè la destinazione per lo smaltimento. Ha così affermato che tutto il carico sarebbe stato stoccato nella sede della ditta. Il trasporto del materiale era effettuato senza le certificazioni necessarie sulla provenienza, destinazione e smaltimento dei rifiuti. Era quindi certo che quei detriti sarebbero stati abbandonato illegalmente da qualche parte.
L’autocarro è stato scortato ad una pesa professionale, le misurazioni hanno riscontrato che un peso di 4 tonnellate, con un carico in eccedenza di una tonnellata di rifiuti. Alla società proprietaria ed al conducente sono state contestate più violazioni al Codice ambientale per migliaia di euro. Per il trasporto dei rifiuti in assenza dell’iscrizione all’Albo dei Gestori ambientali, è previsto l’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro, oltre alla sanzione amministrativa da 1.600 a 10mila euro per aver omesso di compilare formulario su origine, tipologia e quantità del rifiuto. Dal punto di vista della sicurezza stradale, visto il sovraccarico di oltre il 20%, è stata applicata la sanzione fino a 173 euro e la decurtazione di 3 punti dalla patente. La società edile responsabile degli illeciti dovrà fornire prova del regolare conferimento e smaltimento dei rifiuti a soggetti autorizzati, per non incappace in una denuncia all’autorità giudiziaria.