Rientro a scuola, si naviga a vista "Siamo in attesa della circolare"

Due livelli di intervento per la ripresa dell’anno scolatico. In presenza, solo se negativi e senza sintomi. Se il quadro peggiora arrivano i turni per i pasti in mensa e la merenda da consumare al proprio banco

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Nella nostra provincia le scuole riapriranno i battenti il 14 settembre, fatta eccezione per gli asili che, giorno più o giorno meno, prenderanno il via approssimativamente il cinque settembre. Insomma il rientro in classe è alle porte ma per quanto riguarda le misure da adottare a livello locale "si è ancora in attesa di ricevere la circolare ministeriale" come ha liquidato con due battute lo stesso dirigente scolastico provinciale Roberto Peccenini . In pratica si conoscono le direttive generali ma per scendere nei dettagli occorrerà aspettare ancora alcuni giorni, secondo alcuni il dopo Ferragosto. Il documento, uscito il 5 agosto, e redatto dall’Istituto superiore di sanità con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, individua da un lato una serie di misure standard di prevenzione per l’inizio dell’anno scolastico che tengono conto del quadro attuale, dall’altro, evidenzia interventi da modulare progressivamente in base alla valutazione del rischio e al possibile cambiamento del quadro epidemiologico.

Misure di prevenzione dove l’ultima parola sarà lasciata comunque alle strutture scolastiche. Il documento riportato sull’home page del ministero dell’Istruzione fa infatti riferimento a una serie di “possibili misure“ attive al momento della ripresa scolastica come il rimanere a scuola solo se si è senza sintomifebbre e senza test diagnostico per la ricerca di Sars-CoV-2 positivo; l’igiene delle mani ed ‘etichetta’ respiratoria, ovvero modalità di protezione durante i colpi di tosse e starnuti; l’utilizzo di mascherine (Ffp2) per personale scolastico e alunni che sono a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19; sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati; strumenti per gestione casi sospetticonfermati e contatti; ricambi d’aria frequenti.

Se il quadro dovesse peggiorare ecco che arrivano “ulteriori possibili misure“ come i turni in mensa per gli studenti, la merenda al banco, e il distanziamento di un metro e mascherine per tutti. Insomma tutta una serie di disposizione di prevenzione, sulla base di eventuali esigenze di sanità pubblica e di cambiamenti del quadro epidemiologico e che vanno dall’ormai noto distanziamento di almeno un metro alla gestione di attività extracurriculari, laboratori, garantendo l’attuazione di misure di prevenzione; mascherine chirurgiche, o Ffp2, sia da fermi che in movimento (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica); concessione di palestrelocali a terzi con obbligo di sanificazione; somministrazione dei pasti nelle mense con turnazione; consumo delle merende al banco. In questo groviglio di regole restano ad attendere le disposizioni dei rispettivi ministeri le scuole e le strutture sanitarie dove nel frattempo è stato smantellato il grosso delle centrali operative Covid che in questi due anni di fuoco si sono occupate non solo dei test ma anche del tracciamento dei contagi e di molto altro.

Resta ancora in piedi una centrale operativa ridotta che fa capo al servizio di igiene e salute pubblica di Asl5 diretto dal dotto Orlandi di Asl5 . È finita invece in cantina la centrale operativa che seguiva l’andamento dei contagi, su tutta la provincia, per quanto riguarda le scuole di ogni ordine e grado. La struttura che ha funzionato come un orologio svizzero era riuscita in due anni di intenso lavoro a dare un quadro dettagliato dell’andamento dei contagi, tracciamento compreso, per quanto riguardava la popolazione scolastica, fornendo anche indicazioni ai dirigenti scolastici supportandoli in tutta la fase critica della pandemia. Centrale che è stata diretta fino al termine dell’emergenza sanitaria dalla dottoressa Gavarini ora rientrata all’Unità operativa di appertenenza.

Anna Maria Zebra