I rider spezzini avranno una sede di lavoro al chiuso, c'è l'accordo Comune-sindacati

Una stanza dei locali in via Padre Giuliani, con ingresso indipendente, per ritemprarsi e usufruire dei servizi igienici

I protagonisti dell'accordo in municipio

I protagonisti dell'accordo in municipio

La Spezia , 11 aprile 2022 - Alla Spezia le lavoratrici e i lavoratori del settore della consegna dei cibi a domicilio avranno una sede di lavoro al chiuso. Si tratta di un accordo, uno di primi in Italia, fortemente voluto dal sindaco Pierluigi Peracchini, grazie a una delibera dell’assessore al Patrimonio Manuela Gagliardi stipulato tra amministrazione comunale e organizzazioni sindacali. Grazie a questo accordo i rider avranno a disposizione una stanza dei locali in via Padre Giuliani con ingresso indipendente al civico 24/c, destinata ad ospitare le lavoratrici e i lavoratori del settore della consegna dei cibi a domicilio che, a seguito dell’aumento esponenziale del settore negli ultimi anni, necessitano di una sede per garantire ai ciclofattorini di tutte le piattaforme, spazi adeguati forniti di servizi igienici, prese per la ricarica dei telefoni e dei mezzi, connessione e riparo dagli agenti atmosferici, soprattutto in condizioni meteo avverse anche come forma di tutela e promozione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati. I locali saranno oggetto di alcuni lavori di pulizia e adeguamento e saranno disponibili nelle prossime settimane ad accogliere i lavoratori.

“La Spezia fa scuola nella dignità del lavoro dando una sede ai rider, i lavoratori delle consegne a domicilio che vivono in una situazione di totale precarietà, con poche tutele e diritti – dichiara Peracchini –. La situazione dei rider è sotto gli occhi di tutti: sempre in mezzo a una strada con una bici vicino o il motorino, sotto il sole, sotto la pioggia, in attesa di una chiamata per la consegna, senza alcuna differenza fra giorno festivo e feriale, orario diurno e notturno. Non hanno un luogo dove ripararsi, utilizzare il bagno e ricaricare il cellulare che è uno strumento fondamentale per il loro lavoro. Una situazione che già era allarmante prima, ma che dopo la pandemia è peggiorata ulteriormente: per questo, l’amministrazione ha ritenuto doveroso fare un accordo con le organizzazioni sindacali dando dignità a questi lavoratori mettendo loro a disposizione una sede in via Padre Giuliani. Il lavoro è fondamentale per la nostra società, nella nostra Costituzione si trova nel primo articolo, ma non può rimanere solo una parola e non possiamo pensare che le forme del lavoro rimangano le stesse, soprattutto a seguito della digitalizzazione e anche della pandemia: dobbiamo impegnarci tutti a dare dignità a ogni lavoratore e La Spezia oggi fa da esempio prendendosi a cuore i 'nuovi' lavoratori, le nuove professionalità, come quella dei rider, che purtroppo non godono dei 'vecchi' diritti a seguito di un cambiamento repentino della società. Il lavoro che svolgono i rider è importante perché risponde a una nuova esigenza della nostra società: ricevere il cibo a casa o in ufficio come piacere, e non solo come necessità. Allo stesso tempo, proprio a pari passo, speriamo che nasca una maggiore responsabilità sociale delle imprese di questo settore in ascesa per tutelare veramente questi lavoratori a 360°, non soltanto cercando un guadagno fine a se stesso. In ultimo, ma non meno importante la valutazione del lavoro dei rider è vincolata all’affidabilità, misurata attraverso le recensioni dei ristoratori e clienti: ecco, come può essere alta la qualità del proprio lavoro se non si ha nemmeno un tetto sulla testa nell’attesa della chiama, vivendo fra una consegna e l’altra sotto la pioggia? Da oggi i rider della Spezia avranno a disposizione una struttura: un piccolo ma fondamentale passo in avanti in un contesto di precarietà, mancanza di tutele e diritti che mi auguro venga presto normato per ripristinare la dignità di questi nuovi lavoratori”.

Aggiunge l'assessore Gagliardi: “Un provvedimento di civiltà e di diritto del lavoro, che alla Spezia fa scuola in tutta Italia. Dare tutela a queste nuove forme di professionalità è doveroso, e l’Amministrazione si è messa subito a disposizione trovando una sede per i rider attraverso un accordo con le categorie sindacali. La società, soprattutto dopo la pandemia, è in continua evoluzione: stanno nascendo nuovi lavori e quindi nuove forme del lavoro che non devono però sfuggire alle maglie dei diritti. Oggi La Spezia tutela i lavoratori più fragili grazie a una sinergia profonda, e ne siamo orgogliosi”.

Un provvedimento che riconosce il giusto valore sociale e pubblico del progetto in un settore di grande espansione che occupa un numero sempre crescente di lavoratori e come forma di tutela del lavoro per gli addetti

“Come Cgil abbiamo lavorato mesi assieme ai riders per trovare una loro sede e ringraziamo l’Amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata – ha affermato Fabio Quaretti, della segreteria Cgil La Spezia – . Il nostro obiettivo è estendere diritti e tutele anche a questi lavoratori che svolgono un lavoro duro e faticoso, che li espone a rischi ed intemperie. Avere una sede in cui riposare, dotata di servizi igienici, è un indubbio passo avanti. Ma non ci fermiamo qui, andremo avanti per ottenere condizioni di lavoro sempre migliori per questi lavoratori”

All'incontro erano presenti anche i rider Pier Paolo Ritrovati, Michael Callipo e Michelangelo Carpena. “Raggiungere questo obiettivo che ci siamo prefissati come Uil, con il contributo di questa Amministrazione e la collaborazione delle altre sigle sindacali – ha dichiarato Marco Gaeta della segreteria territoriale Uiltraporti – oltre a dare dignità e il giusto riconoscimento al lavoro dei rider, fa si che la qualità del lavoro che queste donne e questi uomini quotidianamente svolgono migliori. Perché oggi i lavoratori del settore avranno finalmente un luogo dove poter andare in bagno, ritemprarsi fra una consegna e l'altra e cosa più importante, far sì che si sentano apprezzati e non emarginati. Un segno di civiltà e unione”.

Conclude Francesco Tartarini di Cisl (all'incontro c'era Lorenzo Bloise). “Gli operatori nello spezzino sono un centinaio. Seguo i lavori del settore da tempo e si tratta di una grande conquista. Quello del rider è un mestiere delicato, sempre nel traffico e che fa i conti con i tempi delle consegne e il meteo. Adesso ci sarà un punto dove attendere in tranquillità con servizi igienici e punti ricarica”.

Marco Magi