Dodici ore per il ricovero in ospedale, poi muore

E’ morto così un uomo di 82 anni, alle prese con varie patologie, fra cui Alzheimer e morbo di parkinson, e un ricovero pregresso di una decina di giorni, con successive dimissioni

Medici

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La Spezia, 9 marzo 2018 -  E' morto, allettato nel reparto attiguo al pronto soccorso, dopo la vana e lunga attesa, di oltre 14 ore, di essere ricoverato nel reparto di medicina, dove doveva liberarsi un posto. Quando il paziente è stato ‘chiamato’ il suo cuore aveva cessato di battere. E’ morto così un uomo di 82 anni, alle prese con varie patologie, fra cui Alzheimer e morbo di parkinson, e un ricovero pregresso di una decina di giorni, con successive dimissioni.

I familiari ritengono le sue condizioni critiche di salute siano state sottovalutate dai sanitari, che potevano essere profuse altre energie, dopo quelle che avevano portato alla stabilizzazione del paziente al pronto soccorso, che aveva comunque allertato il reparto di medicina per dare corso alle procedure di ricovero. Per questo si sono rivolti alla procura della Repubblica chiedendo un’indagine mirata per accertare eventuali negligenze o imperizie nello sviluppo della trattazione del paziente dopo l’accesso al pronto soccorso. Loro sospettano che qualcosa sia andato storto. E lo hanno ricostruito nell’esposto. Si è così aperto il rituale degli atti dovuti: autopsia e invio dell’avviso di garanzia al medico che avrebbe dovuto, nel reparto di medicina, prendere il carico il paziente; potrà così nominare un consulente che possa seguire l’evolversi dell’accertamento medico legale. Per l’incarico è stato allertato Francesco Ventura, professore associato del dipartimento di medicina legale dell’Università di Genova. L’incarico sarà affidato oggi. Il consulente dovrà stabilire la causa del decesso e l’esistenza o meno di un nesso causale con i trattamenti sanitari.

L’anziano era stato dimesso dal reparto di medicina il 28 febbraio scorso, dopo un ricovero durato una decina di giorni per una serie di complicazioni connesse alle patologie sofferte. Sembrava che si fosse ristabilito. Nella notte del 4 febbraio si sono palesati altri mancamenti. Era stata interessata la guardia medica. E questa aveva consigliato una visita al pronto soccorso. Lì, dopo la stabilizzazione, l’indicazione di procedere al ricovero nel reparto di medicina. Ma non c’erano posti.

Corrado Ricci