Ha un tumore: "Devo pagare gli esami"

Ragazza operata all'encefalo non riesce a prenotare la risonanza di controllo. E bussa a una struttura privata

Lunghi tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie (foto d’archivio)

Lunghi tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie (foto d’archivio)

La Spezia, 21 settembre 2022 - Hanno l’asbestosi per aver lavorato per anni a contatto con l’amianto. Ma se prima questi malati cronici erano inseriti in appositi programmi che prevedevano monitoraggi a cadenza, ora sono costretti a prenotare personalmente le visite e sottostare a tempi... bliblici. E questo nonostante queste persone abbiano bisogno di costanti controlli. "Proprio per questo sono sempre stati inseriti in speciali protocolli che prevedono visite periodiche e in base a queste l’effettuazione di esami per monitorare il loro quadro clinico. Ma questa buona pratica non esiste più – spiega un portavoce del gruppo di malati –. Non vengono più chiamati ma sono loro che devono recarsi dal proprio medico e poi questo richiedere una visita pneumologica e in base agli esiti di questa essere indirizzati ai vari esami la cui prenotazione segue i normali canali. Nei giorni scorsi ad alcuni pazienti, dopo la visita di controllo, è stata prescritta una Tc. Hanno provato a richiederla utilizzando il Cup ricevendo come risposta di attendere un anno". Sono amareggiati, tanto che hanno deciso di rivolgersi anche al consigliere regionale del Pd Davide Natale che a sua volta ha presentato una interrogazione alla Giunta in cui chiede di rispondere – "con i fatti e di sapere quando verrà discussa in consiglio l’interrogazione da me presentata".

E quell’attesa di un anno per una tc ha inciso profondamente nella decisione di coinvolgere il consigliere regionale. "Siamo rimasti stupiti dalla risposta e amareggiati per il trattamento ricevuto, chi era nelle condizioni economiche di farlo si è recato presso una struttura privata a pagamento per ottenere quei servizi e quegli esami che normalmente ricevevano presso strutture sanitarie pubbliche gratuitamente in quanto esentati essendo malati cronici. – ha spiegato il portavoce a Davide Natale –". Solito problema si è presentato per una ragazza che avrebbe dovuto effettuare una risonanza all’encefalo di controllo a seguito di un intervento chirurgico per asportare un tumore. Dopo ripetuti tentativi di fissare l’esame prescritto, e non potendo attendere altro tempo, ha deciso di rivolgersi a un centro privato pagando quanto previsto per quel tipo di esame. Anche in questo caso, ovviamente, la paziente avrebbe avuto la completa esenzione del ticket sanitario. Un terzo esempio sempre clamoroso di una cittadina che si è recata presso una farmacia per fissare una risonanza cervicale. Le è stato risposto che se la vuole proprio fare allora è meglio che si rechi presso una struttura privata. "Tre casi emblematici – spiega Natale – che vogliono rappresentare la situazione di molti pazienti e testimoniano la vergognosa situazione in cui si trova la sanità spezzina e che richiede un intervento in tempi brevi".