È scattata l’era del viola. Le regole per il residuo: come evitare il salasso

Il nuovo metodo di raccolta: ecco come funziona

La nostra cronista mostra un bidone condominiale (foto Frascatore)

La nostra cronista mostra un bidone condominiale (foto Frascatore)

La Spezia, 16 settembre 2018 – La pacchia è finita. Con l’introduzione di una nuova regola nel sistema di raccolta differenziata i ‘furbetti’, che fino a questo momento gettavano gran parte della spazzatura nel sacco dell’indifferenziato, dovranno fare più attenzione. Usare i sacchi viola, ancora ritirabili agli sportelli dedicati portando con sé l’eco-card inviata dal Comune, e cercare di ridurla al minimo gettandola soltanto una volta raggiunta la massima capienza (40 litri, ndr.), vantando così della riduzione sulla tassa del prossimo anno. A spiegare nel dettaglio come funziona il nuovo sistema, cancellando i dubbi degli scettici sul conteggio preciso della spazzatura conferita, è Gian Fabrizio Battista Fincato di Acam Ambiente: «Le zone servite con il sistema porta a porta avranno la disciplina del cosiddetto ‘sacco conforme’, ovvero il sacco viola dotato di determinate caratteristiche. Invece, per i territori serviti dalle isole zonali, quelle dotate di contenitori con accesso controllato, vale il numero di accessi».

Ma se qualche cittadino del centro decidesse di liberarsi di più sacchi di indifferenziata attraverso un unico accesso? Ha modo di raggirare le regole? Risponde Fincato: «L’unità minima di conferimento è quaranta litri, secco e non riciclabile, che equivalgono a un singolo accesso ai contenitori del centro storico». Per intenderci Fincato prende come esempio i cassetti della campana della Caritas. In questo caso non è possibile chiudere lo sportello se viene superata la quantità massima di capienza del cassetto, esattamente come succede nel caso dei contenitori con accessi controllati perché, aprendo l’esterno del bidone, non si accede direttamente alla parte interna e di conseguenza è possibile monitorare e contabilizzare il conferimento dei rifiuti dell’utenza: i volumi sono predefiniti e non deformabili.

Affrontando l’argomento, Fincato, coglie l’occasione per invitare i cittadini a differenziare bene, aspettando che il sacchetto sia saturo per procedere con l’esposizione o il conferimento nei bidoni dei sacchi viola ed evitare di sprecare inutilmente un accesso. «Quando queste pratiche saranno diffuse ci sarà modo di risparmiare sul servizio, e sulla tassa, in quanto noi avremmo modo di diminuire la frequenza di raccolta. Ma in questa fase continuiamo a raccogliere con frequenza settimanale, indipendentemente dal tasso di esposizione o dal grado di riempimento» continua Fincato. In conclusione, sarà l’utente, nell’economia dei rifiuti prodotti nella propria abitazione, a valutare se il sacco è o non è sufficientemente pieno per essere smaltito. Se vale la pena attendere la settimana successiva oppure no. I sacchetti vengono distribuiti all’utenza in base alle attese di consumo, al numero di componenti. Per un single i sacchi dati in dotazione per un intero anno sono diciotto in totale, ventiquattro per i nuclei formati due componenti, ventisei per le famiglie composte da tre persone, ventotto per quattro membri, trenta per cinque persone e, da sei a più componenti, il numero dei sacchi sale fino a quota trentaquattro.