Pubblica assistenza, proroga in scadenza. "Con questa legge a rischio l’emergenza"

Dall’assemblea dell’ente i timori fondati di un possibile taglio ai servizi. Il presidente: "Speriamo di arrivare a una modifica della norma"

Il presidente Tiziano Battaglini inaugura un nuovo mezzo

Il presidente Tiziano Battaglini inaugura un nuovo mezzo

La Spezia, 30 novembre 2022 - Nei due anni di pandemia i nuclei familiari assistiti dalla Pubblica assistenza della Spezia hanno registrato una crescita esponenziale: nel 2019 erano una decina, oggi sono diventati 125. Per non parlare delle spese gratuite ai bisognosi che negli ultimi due anni hanno superato quota 5 mila. Numeri ragguardevoli che fanno toccare con mano il disagio che serpeggia nella comunità. E questa è soltanto una parte dell’attività di volontariato messa in campo dall’ente. Un’opera fondamentale per il territorio resa possibile proprio dagli introiti delle Onoranze funebri che la Pa riserva anche al settore dell’emergenza. Qualche esempio per far capire il volume di attività che sta dietro a tutto questo: si va dall’acquisto dei mezzi ai ricambi d’auto, dal trasporto alla benzina, dall’aiuto alle fasce più deboli all’assitenza medica e alla fornitura di pasti caldi ai senza tetto. Ma in questo ambito rientrano anche i servizi remunerativi di chi svolge l’attività di soccorso nei giorni festivi e nelle ore notturne quando i volontari non sono disponibili e si ricorre ai lavoratori interinali.

Ebbene tutto questo rischia di sparire. Il perché è stato illustrato dal presidente della Pa spezzina Tiziano Battaglini durante l’approvazione del bilancio preventivo che senza mezzi termini ha chiarito che "I servizi di pronto soccorso sono a rischio". A pesare sulla testa della Pubblica assistenza come una spada di Damocle è la nuova legge regionale sulle “Onoranze “ che dovrebbe entrare in vigore tra circa otto mesi e che vuole dividere in due settori e contabilità distinta le onoranze funebri e il volontariato.

«Se entrasse in vigore questa legge regionale – ha spiegato il presidente – c’è da chiedersi se la cittadinanza potrà ancora usufruire di questi servizi fondamentali. Il 2022 ha messo in evidenza quanto la comunità veda nella Pubblica assistenza un porto sicuro. Il 2023 si prospetta un altro anno complesso per l’impegno che ci onoriamo di portare avanti sul territorio e per la sfida che abbiamo deciso di intraprendere per evitare che la legge regionale sui servizi funebri si abbatta su di noi. Tra le azioni del consiglio siamo riusciti a raggiungere una proroga, ma ora mancano solo 8 mesi. Speriamo di giungere a una modifica della legge che possa escludere dall’efficacia della stessa gli Enti Pubblici come il nostro. In questi mesi ci siamo rivolti a uno studio legale specializzato in diritto amministrativo fuori piazza per richiedere un parere “pro veritate“, dal quale sono emersi profili di incostituzionalità della legge regionale 15/20".

Il prossimo passo messo in campo dalla Pubblica assistenza sarà rivolto alle istituzioni territoriali che – ha aggiunto Battaglini – dovranno farsi carico dei servizi che non potremo più assicurare alla cittadinanza. Faremo ciò che è in nostro potere per invertire la rotta ma se non dovessimo riuscire nei nostri intenti l’effetto immediato sarà interrompere alcuni servizi alla persona e il servizio di pronto soccorso nelle ore notturne perché non avremmo risorse economiche sufficienti per fronteggiare le spese. Le ricadute saranno inevitabili per i servizi sociali del Comune che dovranno gestire le richieste di un maggior numero di persone soprattutto delle fasce pià deboli, ma ancora più allarmante il fatto che rimarranno scoperti i servizi di pronto soccorso"