Prete in rianimazione

Ha 38 anni, risiede nell’area separata dai piani deputati ai ricoveri della struttura

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C’è anche un sacerdote di 38 anni fra i ricoverati in Rianimazione nell’ospedale di Sarzana. E’ giunto al San Bartolomeo dopo la crisi respiratoria sofferta nell’alloggio personale nelle adiacenze nel complesso della Rsa "Sacro Cuore" di Brugnato, che ospita, in tutto, 120 azienti, fra degenti anziani e malati psichiatrici. Il timore del contagio si è fatto strada sull’onda delle problematiche vissute nella Rsa Mazzini e per effetto del tam-tam delle notizie che si sono allungate in Val di Vara, là dove il sacerdote è andato a celebrare messa, pur non essendo titolare di parrocchie ma applicato in caso di necessità

Una cosa è certa: sono scattate le procedure di isolamento dei contatti stretti del sacerdote, quello di un altro religioso e di una suora, anche loro fruitori di alloggi nel complesso residenziale di Brugnato, all’ultimo piano, in un’ala separata da quelle deputate ai ricovero sanitari per età e patologie La vicenda del Sacro Cuore, esaminata da un punto di vista strutturale, non permette di rilevare rischi di propagazione del virus fra gli ospiti fragili (al netto di eventuali ma non accertati incontri che possono essere avvenuti in spazi comuni). Una corsa è certa: al primo giro di test sierologici fra ospiti e dipendendenti, eseguito una ventina di giorni fa, i risultati sono stati tutti confortanti: nessun positivo. C’è ora attesa per il nuovo accertamento rituale, tanto più atteso alla luce del contagio a cui è andato incontro il sacerdote. Trapela che, considerata l’esistenza di contatti sporadici pregressi col sacerdote positivo, anche il titolare della struttura, don Mario Perinetti, sia stato sottoposto al tampone; lo stesso è risultato negativo. Il ricovero in rianimazione del sacerdote risale al 18 ottobre scorso, dopo alcuni giorni di febbre.

Corrado Ricci