Cade e si fa male sui gradini scivolosi. Polemica sul ‘rigagnolo’ della doccia

La donna ha battuto la schiena. Sotto accusa il servizio pubblico

Il ristagno d’acqua che si crea con l’apertura della doccia pubblica ha provocato la caduta di una donna che, soccorsa, è finita in pronto soccorso (foto d’archivio)

Il ristagno d’acqua che si crea con l’apertura della doccia pubblica ha provocato la caduta di una donna che, soccorsa, è finita in pronto soccorso (foto d’archivio)

Porto Venere, 5 agosto 2017 - È PIOMBATA a terra, rischiando anche di farsi del gran male, per la pavimentazione resa scivolosa dalla presenza di quel rigagnolo d’acqua che si viene a creare ogni qualvolta si apre la doccia pubblica, nelle vicinanze della spiaggia, in prossimità della curva che porta all’Olivo. È successo ieri mattina, a Porto Venere. Una donna, spezzina, 45enne, è caduta sui gradini che conducono all’arenile. Ha battuto la schiena ed è stata soccorsa dai volontari della pubblica assistenza di Porto Venere, che l’hanno trasportata in ospedale. Le sue condizioni di salute non sono gravi: dopo gli accertamenti al Sant’Andrea, è stata dimessa e ha potuto nuovamente ritornare al lavoro.

IL FATTO è avvenuto davanti agli occhi incuriositi dei bagnanti e dei passanti, che da tempo lamentano la pericolosità di quella pavimentazione in pietra, che quando viene ‘raggiunta’ dall’acqua della doccia si presenta come uno scivolo, quindi ad alto rischio caduta soprattutto per gli anziani ma anche per i bambini. Proprio quella caduta, ieri mattina, sebbene si sia rivelata senza conseguenze rilevanti per la donna, ha nuovamente rafforzato una richiesta avanzata più volte dai portoveneresi all’amministrazione comunale: la collocazione di una pedana oppure di un corrimano, così che le persone possano appoggiarsi per evitare di cadere. «Ci vuole tanto a mettere una pedana e un piccolo corrimano, così da non scivolare visto che nella pavimentazione è sempre presente dell’erbetta rinvigorita da quella perdita di acqua?» è la domanda che si è fatta largo tra i bagnanti. La donna, per di più, neppure indossava infradito, ma espadrillas, dunque calzature più sicure.

Laura Provitina