Porto a gonfie vele: movimentati un milione e mezzo di container

Crocieristi, le previsioni per i prossimi anni sono di una nuova crescita in vista anche della realizzazione del molo

Porto della Spezia (Foto Frascatore)

Porto della Spezia (Foto Frascatore)

La Spezia, 30 gennaio 2018 – Come nelle attese, il 2017 è stato un anno record per il porto della Spezia, con una movimentazione comp,essiva di 1.473.571 teu, ossia il 15,8% in più rispetto a quanto movimentato l’anno precedente (1.272.425 teu). I dati consolidati aggregati li ha diffusi ieri l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale. Nei giorni scorsi Contship aveva provveduto a diffondere i dati di La Spezia Conteiner Terminali, che ha chiuso il 2017 con 1.378.000 teu movimentati, in pratica, come sempre, la quasi totalità del traffico contenitori spezzino (l’anno precedente i teu movimentati da Lsct erano stati 1.172.000 circa). I circa 95mila teu rimanenti tra i dato complessivo e il dato Lsct sono quelli del Terminal del Golfo, del gruppo Tarros, che nel 2016 aveva movimentato 100.116 teu.

"Un volume di traffico molto rilevante – è il commento dell’Authority guidata da Carla Roncallo al dato globale – che conferma il ruolo di primo piano che lo scalo riveste ormai da molti anni nel panorama della portualità nazionale e mediterranea, confermando La Spezia al secondo posto in Italia tra gli scali di destinazione finale verso i mercati di produzione e consumo del nord Italia".

Nel dettaglio, l’Ap evidenzia che in export i contenitori totali movimentati sono stati 742.495 teu (+16,8%) e in import 731.076 (+14,8%). Complessivamente i contenitori pieni movimentati a banchina ammontano a 1.076.773 teu (+15,1%), di cui l’export, con 686.747 teu (+16,5%) ne rappresenta il 63,7%. In crescita anche l’import con 390.026 teu (+12,9%). Nel 2017 cresce anche l’attività di trasbordo:’11,7% del traffico portuale, con 173mila movimenti complessivi a banchina, rispetto ai 63mila dell’anno scorso. Il porto spezzino ha interscambio con diversi mercati esteri che l’Authority elenca ti in ordine di importanza: Asia, Americhe, Europa, Africa e Oceania. «I principali mercati inland di riferimento – prosegue l’analisi – sono rappresentati, in ordine di importanza, dalle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, Liguria e Piemonte. Le prime tre coprono circa il 65% del mercato totale del porto spezzino».

Per il trasporto intermodale (su rotaia) nel 2017 sono stati movimentati circa 127mila carri (+6,7%) e inoltrati 7.500 treni (+6,4%); dati che portano al 33% la quota di trasporto ferroviario diLa Spezia Container Terminal (al netto dei trasbordi). «Quota – commenta l’Authority – tra le più rilevanti percentuali in Italia ed in Europa e che conferma negli anni l’eccellenza spezzina in questa modalità di trasporto». Il traffico del 2017 ammonta a 15,98 milioni di tonnellate (+12,6%) tra merci containerizzate, rinfuse solide e liquide, di cui 6,73 milioni allo sbarco e 9,25 milioni all’imbarco (57,8% del totale). Il trasporto in containere rappresenta più dell’85% del totale. totale del porto.

Capitolo crociere. Nel 2017 sono transitati dalla Spezia 455 mila crocieristi, un -10,4% rispetto all’anno precedente. Un calo atteso, legato anche alla cancellazione di alcuni scali previsti a fine anno. I passeggeri in homeport, ossia imbarcati e sbarcati al terminal crociere, sono stati 8.824; le toccate nave alla Spezia sono state 143. "Il calo – scrive l’Ap – dovrebbe essere recuperato, secondo le prime previsioni, nel corso del corrente anno".