Pista di pattinaggio, primo scivolone "Fa a cazzotti con i palazzi liberty"

Nel mirino la tensostruttura collocata in mezzo agli archetti di Buren. "Perchè non lasciarla in piazza Europa"?

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E’ comparsa quasi all’improvviso nel centro di Piazza Verdi, tra gli archetti colorati di Buren. Gli eleganti palazzi liberty hanno subito rivolti verso di lei sguardi di severa condiscendenza, di sdegnata tolleranza. Sembrano sapere bene, così come pare ne siano coscienti le ardite architetture dell’edificio delle poste, che la sua presenza è provvisoria. Nel giro di qualche settimana, quell’ammasso di plastica e ferraglia, verrà rimosso. Ma la tensostruttura che ospita la pista da pattinaggio inaugurata ieri, non manca di suscitare reazioni anche nei passanti. "Forma e materiali fanno a cazzotti con l’estetica della piazza, non ci sono dubbi su questo – dice Fabio che tocca il freno della bicicletta e mette il piede a terra per meglio osservare la pista di ghiaccio – ma se può essere fonte di divertimento per qualche spezzino per un tempo limitato alla fine non ci vedo niente di male. Quello che non capisco è perché non sia stata mantenuta la consueta collocazione in Piazza Europa." La risposta arriva dal Comune, che fa sapere che la tradizionale sede del palaghiaccio ospiterà i festeggiamenti per l’ultimo dell’anno. Con cadenza regolare, ogni 10 minuti circa, le corsie esterne della piazza sono attraversate da autobus e filobus. E proprio dagli autisti dell’Atc arrivano i rilievi più consistenti. "Noi poniamo un problema di sicurezza – afferma Gianni Venturini di Uil Trasporti - La piazza a partire dalle 16 si riempie di ragazzi che giocano e si rincorrono. Un collega recentemente ha avuto un problema con uno skater che gli è sfrecciato davanti. La presenza della pista da pattinaggio richiamerà un numero ancora maggiore di persone che stazioneranno non nelle zone interne della piazza – occupate dalla tensostruttura – ma ai suoi margini, per vedere i pattinatori. Proprio dove passiamo con i mezzi. Questo è motivo di preoccupazione." Alla mattina presto c’è un gran movimento di saracinesche, con i negozianti che aprono le loro attività portando, insieme all’arrivo degli studenti, vita e colore all’interno di una piazza fino ad allora popolata solo da sparuti proprietari di cane in giro per la prima passeggiata della giornata. Dai caffè esce il profumo zuccheroso dei cornetti appena sfornati, il patron della pasticceria Fiorini David Meucci guardando la pista da pattinaggio commenta contento che finalmente si realizza un evento anche in Piazza Verdi. "Per tutta l’estate – sostiene – ho chiesto invano che si facesse che qualcosa che portasse un po’ di movimento. È stato invece organizzato tutto in Piazza Europa, anche i mercatini di Forte dei Marmi che avrebbero trovato miglior location qui da noi. Spero che questo sia il primo di un lunga serie di eventi."

Più fatalista la signora Daniela del negozio di libri e giocattoli Allori. "Le nostre opinioni rispetto alla piazza non sono mai contate nulla. La nuova configurazione era nata per fare degli spettacoli ma non si possono fare per motivi di sicurezza. Spero almeno che la presenza della pista in queste settimane mi porti qualche cliente più. Le decisioni in ogni caso sono sempre calate dall’alto." Le facciate dei palazzi della piazza, con i lori ricami di marmo, sembrano sorridere ascoltando questi discorsi. Nel corso di tanti anni hanno osservato sotto di loro molti cambiamenti. Una pista provvisoria di pattinaggio, seppur bruttina, non sembra sufficiente a turbarli.

Vimal Carlo Gabbiani