Perini Navi, nuovo stop alla cassa integrazione

L’Inps ritarda i pagamenti dell’ammortizzatore sociale e così i 75 dipendenti rimasti dopo il fallimento non percepiscono un euro da tre mesi

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Siamo alle solite. I lavoratori della Perini Navi continuano a non ricevere la Cassa integrazione. Sembrava che l’inps, dopo un iniziale fraintendimento, avesse sbloccato finalmente le pratiche. Ma poi, no. Dopo una prima boccata d’ossigeno a marzo, la cassa integrazione non è più stata accreditata. E così i circa 75 dipendenti (fra i cantieri di Spezia e Viareggio) dell’ex colosso della nautica – dichiarato fallito dal Tribunale di Lucca nello scorso gennaio – sono tornati a stipendio zero. Non hanno infatti ricevuto alcuna mensilità né di aprile né di maggio. E al momento non è arrivato nulla neppure a giugno. "Va precisato – ha detto Fabio Righi, uno dei dipendenti in attesa della Cassa integrazione – che questo ritardo non è imputabile al curatore fallimentare che invece sta rispettando tutti gli impegni presi, ma all’Inps a causa della situazione generale in Italia e delle tante richieste di integratori sociali". Ovvio che il ritardo nel pagamento della Cassa aumenta il disagio e la preoccupazione di tutti i dipendenti, fortemente delusi della piega che ha preso la vertenza della Perini.

Lo stesso Fabio Righi ha dato le dimissioni dalla Rsu aziendale e dalla Cgil, preferendo passare nella Fim Cisl che prima non era rappresentata nel cantiere. "Avevamo – dice Righi – vedute diverse su tutto: nulla di quanto promesso dai sindacati si è verificato. Ci avevano detto che dopo il fallimento ci sarebbe stato un contratto d’affitto per farci continuare a lavorare e che non ci sarebbero stati problemi per avere la cassa integrazione, ci avevano detto di un forte interesse di Sanlorenzo. Al momento però la realtà purtroppo è un’altra. E i tempi per riprendere un’attività lavorativa non sono certo brevi. Né così sicuri". Il curatore fallimentare sta completando le pratiche per definire l’asta della Perini. Che sarà unica e comprenderà i cantieri di Viareggio e della Spezia, il logo Perini e uno yacht di 47 metri in costruzione. Restano al momento fuori dall’asta due barche da 42 metri e un 60 metri per i quali il curatore ha avviato contatti con gli armatori che potrebbero portare fuori dal cantiere questi yacht. E non dovrebbero restare le due barche nel cantiere di Spezia.

Paolo Di Grazia