Pd ancora primo partito ma la destra avanza

FdI ha triplicato i voti rispetto al 2018: in giunta non ci sarà comunque rimpasto e Cristina Ponzanelli resta la candidata di coalizione

di Anna Pucci

Ormai è chiaro che ogni elezione fa storia a sé, con un numero di elettori sempre più ampio che di volta in volta fa scelte mutevoli. Ma gli occhi sono puntati sulle comunali 2023, quando si voteranno sindaco e consiglio comunale a Sarzana (oltre che di Carro e Porto Venere). Con questa premessa, facciamo un’analisi un po’ fantapolitica. Rispetto allle amministrative 2018, il voto politico di domenica – usiamo i dati della Camera – disegna un quadro diverso ma con una costante: la coalizione di centrodestra che elesse Cristina Ponzanelli (Lega, FdI e Sarzana popolare con FI) è oggi più forte: Roberto Bagnasco totalizza 4.297 voti mentre Ponzanelli ne ebbe al primo turno 3.853. Ma gli equilibri interni sono profondamente mutati. Il dato sovrano è quello di Fratelli d’Italia: alle comunali ebbe 844 voti e oggi ne ha 2.539 mentre la Lega che aveva 1.471 voti ne ha oggi 759 e popolari e FI si fermano a 842 (ne ebbero 1.286).

Al contempo, il Pd resta primo partito in città, con qualche voto in più del 2018 (ebbe 2.589 voti e domenica ne ha presi 2.720). Ma la coalizione di centrosinistra nel suo complesso appare restare – sulla carta di questo voto politico – più debole di quella di centrodestra: Daniele Montebello raccoglie 3.777 voti mentre il candidato sindaco Alessio Cavarra nel 2018 primo turno ne ebbe in coalizione 3.649 (era prima della fuoriuscita di Renzi e Calenda che domenica hanno raccolto 765 consensi) e altri 1.136 ne raccolse, nel 2018, Paolo Mione correndo da solo. In città, infine, cala di poco il M5s: 1.520 voti contro i 1.603 delle comunali.

Ma la politica non è aritmetica. Guardando alle comunali 2023 c’è un dato abnorme: il centro destra ha già il suo candidato, l’uscente Ponzanelli, mentre il centrosinistra non solo non ha un nome unitario ma neppure, a oggi, una coalizione amministrativa. E ieri il Pd sarzanese non ha neppure commentato il voto politico in città.

Tornando alla giunta Ponzanelli, non è che il voto di domenica imporrà un rimpasto? "A Sarzana il centrodestra supera il centrosinistra anche alle politiche e questo è, di per sé, un fatto epocale – replica la sindaca –. A questo movimento d’opinione dei partiti aggiungeremo, per le prossime amministrative, anche l’esperienza civica di questi anni di governo e di tutti i sarzanesi che vorranno riconoscere il grande lavoro svolto fino ad oggi, e che guarda a una visione di futuro. Quello di oggi è solo un punto di partenza". Insomma: nessun rimpasto, FdI ha già lanciato la campagna elettorale con Cristina Ponzanelli che oggi è più forte, con la vittoria del centrodestra alle comunali di Spezia e alle politiche.