Over 64, 60mila spezzini a ‘Passi d’argento’ Come stanno, cosa fanno, che bisogni hanno

La “fotogra fia’’ su stato di salute e qualità della vita di una fascia di popolazione che cresce di numero anno dopo anno Ecco i risultati della campagna di monitoraggio condotta dal servizio epidemiologico dell’Asl5 nel triennio 2016-2018

Gli over 64 nella zona coperta dalla Asl5 al 1° gennaio 2018 erano 59.600

Gli over 64 nella zona coperta dalla Asl5 al 1° gennaio 2018 erano 59.600

La Spezia, 9 dicembre 2019 - Nel nostro Paese e nella nostra Regione negli ultimi quarant’anni l’aspettativa di vita alla nascita è aumentata in modo costante fino a sfiorare gli 85 anni per le donne e gli 80 per gli uomini. Anche la speranza di vita in buona salute, priva cioè di patologie croniche e invalidanti, è aumentata in modo simile, ma è sensibilmente inferiore: in Liguria (e questo dato è migliore rispetto alla media italiana) uomini e donne possono attendersi di vivere in buona salute fino a 61 anni circa (fonte Istat). Questi pochi dati fanno capire quanto sia cresciuto il numero di persone ultrasessantaquattrenni e di conseguenza quanto sia mutato il volto della popolazione negli ultimi quarant’anni. Per monitorare lo stato di salute e la qualità della vita delle persone in questa fascia d’età e per organizzare al meglio i servizi a essi rivolti, da alcuni anni è attivo un sistema di sorveglianza denominato ‘Passi d’argento’. Nel triennio 2016-18 un campione di 673 persone ultra 64enni è stato intervistato sia per misurare i loro problemi di salute, sia per valutare la loro qualità di vita e il contributo alla società. In altre parole, ‘Passi d’argento’ è un sistema di sorveglianza della popolazione ultra64enne che tiene conto di questi importanti indicatori e sulla base del quale Regioni e Asl possono conoscere meglio lo stato di salute e i bisogni sanitari e sociali della popolazione di questa fascia d’età, programmare nuove misure di assistenza e prevenzione, o migliorare quelle già esistenti. Attraverso un’intervista telefonica o faccia a faccia condotta da operatori sanitari e sociali opportunamente formati, le persone selezionate mensilmente rispondono a semplici domande su stato di salute, stili di vita e attività sociali. Tutto il processo di raccolta delle informazioni avviene nel rispetto delle norme per la protezione dei dati personali e sensibili. Periodicamente i dati sono elaborati, interpretati e messi a disposizione dei cittadini, dei loro medici di famiglia e di tutti coloro che progettano, realizzano e valutano i servizi rivolti agli anziani. Ma cosa cosa emerge dall’indagine svolta nel triennio 2016-18? Al 1° gennaio 2018 nella zona coperta dall’Asl 5 risiedevano poco meno di 59.600 persone over 65, pari al 27% dell’intera popolazione. Di questi più della metà supera i 75 anni ed è costituita in maggioranza da donne, in proporzioni crescenti all’aumentare dell’età. Inoltre più della metà di queste persone ha un’alta scolarità e quasi due su tre sono coniugati. Dal monitoraggio è risultato poi che la fascia degli ultra 64enni non è affatto omogenea, ma composta da tre gruppi di persone con caratteristiche e bisogni molto diversi tra loro: quasi 3 persone su 4, circa 45.000, sono in buona salute e a basso rischio di fragilità, il 12%, poco più di 7.100, è in condizioni di fragilità e circa 7.400 persone vivono in situazione di disabilità. La sorveglianza ‘Passi d’argento’ definisce fragili le persone non più autonome in almeno due Iadl (Instrumental activities of daily living), cioè le attività strumentali della vita quotidiana, come ad esempio usare il telefono, prendere le medicine, usare l’auto o i mezzi pubblici. Considera invece disabili le persone bisognose in almeno 1 Adl (Activities of daily living), cioè le attività di base della vita quotidiana, come spostarsi da una stanza all’altra di casa in autonomia, vestirsi e spogliarsi da soli, mangiare da soli. I servizi rivolti a questi tre differenti sottogruppi di persone devono essere necessariamente diversi, più di carattere assistenziale e riabilitativo per le persone fragili e disabili, di tipo preventivo e di promozione sociale per coloro che sono a basso rischio di fragilità. Per ciò che riguarda i fattori di prevenzione, circa 3 persone su 4 mantengono comportamenti salutari come consumare almeno 3 porzioni di frutta/verdura ogni giorno e limitare consumi di alcol rischiosi per la salute, e più di 9 persone su 10 non fuma. Tuttavia circa un quarto della popolazione ultra 64enne è sedentario e meno della metà si è vaccinato contro l’influenza. Sul fronte delle patologie circa 2 persone su 10 presentano due o più malattie croniche. Quelle più frequenti sono le patologie cardiovascolari, le respiratorie, i tumori e il diabete. Ad esse si aggiunge anche un’alta frequenza di sintomi depressivi che riguardano oltre 7.900 persone. La rilevante diffusione di malattie croniche si riflette sull’alta percentuale di persone che assumono 4 o più farmaci. Problemi frequenti e tipici di questa fascia d’età sono la paura di cadere, le difficoltà di vista, udito e masticazione, e la perdita involontaria di peso, quest’ultima importante fattore di rischio per la fragilità. Nella zona coperta dall’Asl5, solo una piccola percentuale di ultra 64enni ha fatto un lavoro pagato negli ultimi 12 mesi o attività di volontariato. Circa 2 persone su 10 hanno partecipato ad attività sociali, ma ancora troppo poche frequentano attività organizzate per incrementare l’attività fisica e vedere altre persone. Questo dato si riflette sul rischio di isolamento sociale, la situazione in cui le persone non parlano o non vedono nessuno in modo abituale. Nella nostra Asl questa condizione riguarda più del 10% del campione. Quasi la totalità degli anziani intervistati riferisce di percepire una pensione e di sentirsi molto o abbastanza sicuro nel quartiere in cui vive. Roberta Baldi Responsabile Epidemiologia