Manca personale, il reparto chiude nel fine settimana: pazienti trasferiti o dimessi

La situazione inedita all’ospedale San Bartolomeo di Sarzana dove il reparto chiude il venerdì sera e riapre il lunedì mattina

L’ingresso dell’ospedale San Bartolomeo di Sarzana

L’ingresso dell’ospedale San Bartolomeo di Sarzana

Sarzana (La Spezia), 12 giugno 2021 - Il nuovo reparto fa la settimana corta: il venerdì sera si chiude, i pazienti vengono dimessi o trasferiti in altra unità dell’ospedale, e riapre il lunedì mattina. Accade all’ospedale San Bartolomeo di Sarzana dove, dalla scorsa settimana, c’è un nuovo reparto chiamato ’Week surgery’: serve a far fronte alle necessità di ricovero di tutte quelle specialità chirurgiche - come urologia, chirurgia generale, chirurgia plastica e senologica, chirurgia vascolare e ortopedia - che hanno finalmente ripreso un minimo di attività dopo l’emergenza legata alla pandemia. Un reparto che ospita i pazienti sottoposti a varie tipologie di interventi e che hanno bisogno di restare in ospedale ma che dal punto di vista assistenziale non risultano particolarmente complessi. Sicuramente una buona notizia se non fosse che, appunto, il nuovo reparto il venerdì sera chiude i battenti.

La prassi attualmente in vigore nel nosocomio sarzanese per questo tipo di pazienti è la seguente: se un paziente necessita di essere ricoverato oltre al venerdì pomeriggio si tenta di trovargli un letto libero nei reparti Covid Free, per poi riportarlo nel reparto di Week Surgery il lunedì. Ma se il posto non c’è? Semplice, in quel caso, ci sarebbe il rischio che il paziente venga mandato a casa il venerdì sera per poi essere ricoverato nuovamente il lunedì mattina.

Approfondendo la questione, sembra che alla base di questo tipo di organizzazione ci sia il problema endemico di Asl 5 -più e più volte denunciato dai vari sindacati del settore - ovvero nella mancanza di personale: c’è carenza di operatori socio sanitari, infermieri e medici di tutte le specialità. In particolare, mancherebbero anestesisti senza i quali tutte quelle prestazioni chirurgiche che necessitano di supporto anestesiologico vengono per forza di cose drasticamente ridotte. C’è una sola sala operatoria operativa al mattino e un’altra che effettua interventi ambulatoriali senza anestesista dal lunedì al venerdì, a cui si va ad aggiungere una terza sala operatoria che funziona due volte la settimana di pomeriggio. C’è poi la questione ortopedia che attualmente è in grado di garantire solo due interventi di protesi alla settimana e, saltuariamente, una sala operatoria con un solo chirurgo ortopedico ma soltanto per interventi che non necessitano di anestesia.

È questo lo stato attuale della "ripresa" delle attività chirurgiche al San Bartolomeo. Mentre la campagna di vaccinazione anticovid prosegue a tutto spiano nella struttura adiacente al nosocomio sarzanese, c’è un’altra categoria di pazienti che continua ad essere lasciata indietro. "Il problema di base sta nella mancata volontà di fare assunzioni serie – ha commentato il coordinatore provinciale di Usb, Valter Chiappini –. Su questo fronte purtroppo tutti i treni sono stati persi. Se si parla delle famose 65 assunzioni per infermieri a tempo determinato e si considera che a quelle condizioni si sono presentati solo in 35, di cui alcuni già lavorano a incarico in Asl 5, vuol dire che c’è qualcosa che non va". Ma se anche prima della pandemia su Asl 5 pesava un deficit del 30% di personale in meno rispetto al resto dei territori liguri, a cui vanno necessariamente aggiunti i pensionamenti degli anni 2020 e 2021, come potrà un personale stremato e sottostimato reggere la campagna vaccinale, il ripristino delle prestazioni ordinarie e il recupero di quelle non erogate durante l’emergenza da coronavirus? "Ci sono le parole e poi ci sono i fatti – ha concluso il coordinatore di Usb La Spezia - e i fatti dicono che a Sarzana, sui 4 reparti liberati dai pazienti Covid, solo uno è stato riaperto, e solo dal lunedì al venerdì, per mancanza di personale".