Ospedale Felettino, "Pessina riavvii i lavori o si rompe il contratto"

Il consiglio comunale si spacca su Felettino La maggioranza approva il proprio documento. La maggioranza approva il proprio documento

Toti ha inaugurato il cantiere nel 2016: l’ospedale doveva essere  pronto nel 2020

Toti ha inaugurato il cantiere nel 2016: l’ospedale doveva essere pronto nel 2020

La Spezia, 23 ottobre 2019 - Neanche sulla disastrata costruzione del nuovo ospedale del Felettino il consiglio comunale trova l’intesa unanime. La seduta ‘fiume’ di lunedì sera, dedicata al cantiere al palo da anni che ora rischia di naufragare dopo che Ire ha bocciato la variante progettuale presentata dalla ditta Pessina, si è concluso come da copione: bocciate le tre mozioni delle minoranze, approvato – con il solo voto favorevole della maggioranza – il documento della maggioranza che impegna sindaco e giunta affinché venga intervenga su Ire per intimare a Pessina di riprendere i lavori. Nel caso di risoluzione contrattuale, si chiede di sollecitare la Regione affinché mantenga le risorse per riappaltare l’opera, e siano mantenute le specialistiche degli ospedali spezzini. Chiesta anche la creazione di un piano transitorio per la sanità locale sino alla consegna del nuovo ospedale.

La discussione si è incardinata sul rimpallo di responsabilità tra il centrosinistra, che guidava la giunta regionale che ha approntato l’appalto, e centrodestra che in questi anni ha affrontato le criticità e avrebbe dovuto portare l’opera a una soluzione. Un esito, quello dell’assise comunale, che ha portato le opposizioni ha sparare a palle incatenate contro sindaco e maggioranza, definiti «subalterni alle imposizioni della Regione. Sono passati mesi di blocco dei lavori, siamo alla vigilia di contenziosi dagli esiti imprevedibili e si prefigura la risoluzione del contratto di appalto» spiegano ‘LeAli a Spezia’, Italia Viva, Partito Socialista, Avanti Insieme, Spezia Bene comune e M5stelle. Il gruppo Pd definisce l’amministrazione «totalmente appiattita sulla linea della Regione, in direzione totalmente opposta agli interessi degli spezzin».

Secondo la replica del sindaco Pierluigi Peracchini «le sinistre hanno rifiutato di condividere una posizione unitaria sulla costruzione del nuovo ospedale pur di non assumersi le responsabilità politiche che hanno portato ai risultati fallimentari sulla vicenda. Il consiglio comunale è iniziato con la disponibilità della maggioranza di trovare un accordo unitario, ma le sinistre non hanno avuto il coraggio di mettere di fronte alle proprie responsabilità l’Ati formata dalla società Pessina e da Coopservice».