In ospedale dopo l'incidente, prende il Covid e muore. L'accusa: omicidio stradale

Vittima una donna di 64 anni, deceduta in ospedale sette mesi dopo lo scontro. La conducente dell’auto patteggia dieci mesi

Polizia stradale

Polizia stradale

La Spezia, 11 maggio 2022 - Quell’incidente stradale, dopo oltre sette mesi, per complicazioni causò la morte della vittima. Rosalba Simonetti aveva 64 anni quando in sella ad uno scooter Agility, il 20 settembre 2020, venne colpita frontalmente da un’Audi A2 a Sesta Godano dove abitava. Finì ricoverata all’ospedale San Martino di Genova, dove col fisico debilitato contrasse il covid e morì il 4 maggio 2021 "per polmonite acuta bilaterale in shock settico da sepsi severa". Per la Procura si è trattato comunque di omicidio stradale e per quello è stata processata la donna che era al volante dell’Audi A2, Ting Ting Hsiao di 59 anni, originaria di Taiwan ma anche lei residente a Sesta Godano. In base alla ricostruzione effettuata dalla polizia stradale, l’auto aveva svoltato a sinistra, invadendo la corsia riservata all’opposto senso di marcia, urtando così lo scooter.

Ieri Ting Ting Hsiao ha patteggiato davanti al giudice dell’udienza preliminare Fabrizio Garofalo una condanna a dieci mesi e venti giorni, col beneficio della condizionale, oltre alla sospensione della patente per sei mesi. Alla donna è stata imputata la colpa generica di negligenza ed imprudenza e la colpa specifica consistita nella violazione di norme della circolazione stradale. Le sono state concesse le attenuanti generiche, tenuto conto del risarcimento economico a favore dei parenti della vittima.

Quel giorno la vittima era caduta al suolo unitamente al suo scooter, riportando subito lesioni personali gravi consistite in politrauma da incidente motociclistico con fratture multiple costali, frattura pluriframmentata acetabolare destra con coinvolgimento dell’osso iliaco e della radice della branca ileopubica, protrusione della testa del femore destro e lussazione della spalla destra. Era stata trasportata in elisoccorso all’ospedale San Martino di Genova e dopo la stabilizzazione delle fratture, ricoverata in terapia intensiva e ventilata. Manifestava in seguito un severo quadro infettivo e non rispondeva in modo adeguato alle terapie, stato confusionale e le ulteriori complicazioni settiche, unite ad insufficienza renale acuta, portavano al decesso.