Omicidio stradale. Morì a 19 anni travolto da un'auto, l'investitore patteggia

Michael Spina morì sul colpo dopo essere stato sbalzato dalla sella della moto

Il luogo della tragedia

Il luogo della tragedia

La Spezia, 7 marzo 2018 -  I sogni  e la sua passione per la vita si erano infranti sulla strada Aurelia, nei pressi di Castelnuovo Magra. Michael Spina aveva 19 anni. Morì sul colpo, travolto da un’auto mentre era in sella alla moto, in una fredda giornata di gennaio, del 2017, lasciando nello strazio i genitori, i parenti, la fidanzatina e tanti amici, fra cui due compagni fraterni, con i quali condivideva ogni esperienza, proiettata al domani. Compagna e amici rimasero sconvolti dalla disgrazia, tanto soffrirono per la sua scomparsa. Ieri, per testimoniare l’affetto, hanno chiesto di potersi costituire parte civile nel processo per omicidio stradale, reato contestato al conducente della vettura che, a causa di una manovra proibita, provocò l’impatto letale. Le istanze, motivate dagli avvocati Pietro Luca Fatigante e Chiara Galeotti di Carrara, sono state accolte dal giudice Mario De Bellis. La prova dello spessore dell’amore di lei e dell’amicizia di loro verso Michael ha giustificato il riconoscimento del ‘diritto’ ad essere parte nel processo. Un processo finito sul nascere per effetto del patteggiamento della pena. Lo ha chiesto l’imputato, Divo Benini, di 79 anni, residente ad Ortonovo, attraverso l’avvocato Giuseppe Zuccarelli. Il legale ha mostrato le quietanze di due bonifici da 300mila euro per il risarcimento del danno ai genitori della vittima e la circostanza ha spianato la strada all’accordo sulla pena col pm Maria Pia Simonetti: due anni di reclusione, con la condizionale. La sentenza è arrivata di conseguenza, seguita anche dalla condanna dell’imputato alla rifusione delle spese processuali sostenute dalle parti civili, genitori, zii, fidanzata e amici fraterni di Michael (in pista anche gli avvocati Alberto Corsini, Raffaella Nardone, Erica Bardi, Alessandro Alibani).

Il giovane, come detto, aveva perso la vita sull’Aurelia, nei pressi della vecchia stazione ferroviaria di Luni.

Erano le 14 del 20 gennaio 2017 quando Michael stava tornando a casa, dopo la mattinata trascorsa sui banchi dell’istituto nautico di Marina di Carrara. In via Palvotrisia a Castelnuovo Magra lo attendevano i genitori. Il pranzo era pronto. Dalla stradina laterale (via Corso), è spuntata la Fiat Punto guidata dall’anziano conducente. L’uomo, forse abbagliato dalla luce, non ha visto la motocicletta, una Ducati Monster, arrivare e si è immesso in direzione Carrara. I due mezzi sono entrati in collisione. Michael è stato sbalzato dalla sella. L’impatto sull’asfalto si rivelò letale. Vani i primi disperati soccorsi del suo investitore e quelli successivi del 118. Ieri la sentenza.

Corrado Ricci