Nuovo giro di vite da mettere in conto

Al vaglio nuove misure per evitare la progressione del virus: spostamenti per lavoro e motivi di salute e acquisti solo se essenziali

La missiva elaborata dal commissario di Alisa Valter Locatelli e inviata al presidente della Regione Giovanni Toti è di quelle riservate, con la consegna interna a non diffonderla. Ma i fondamentali stanno trapelando, non fosse altro perché il riferimento da cui muove è un documento reperibile nel sito del Ministero della Salute, dal titolo "Prevenzione e risposta al Covid 19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione del pericolo autunno-invernale". Della serie, prepariamoci al peggio. O, detta in forma cruda, mettiamo subito a fuoco possibili giri di vite con stretta proporzionale all’evoluzione dei contagi. Tre gli scenari, con l’ultimo che ipotizza i rischi di tenuta del servizio sanitario regionale nel medio periodo.

Non si parla di lockdown. Ma di "limitazioni degli spostamenti nell’area e dall’area caratterizzata da elevata circolazione del virus". Nello specifico, sarebbero consentiti esclusivamente spostamenti individuali temporanei, giustificati da compravate necessità di lavoro, di salute o altri motivi apprezzabili. Le uscite per gli acquisti potrebbero subire delle razionalizzazioni - nei negozi, un solo componente della famiglia – e delle strette: possibili solo per beni essenziali, ad eccezione, dell’acquisto dei farmaci. Per chi ha un cane in casa e deve corrispondere ai suoi bisogni, le uscite sarebbero solo nei pressi dell’abitazione. Messa in conto anche la chiusura di servizi e di attività commerciali non essenziali. Ma sul punto il documento di Alisa non entra nei dettagli. Un richiamo forte è alla necessità del ricambio di aria sui bus, con apertura stabile dei finestrini e, soprattutto, alla necessità di contenere il numero dei passeggeri sui bus: non deve essere superiore al 50 per cento dei posti, con previsione di riduzione di quelli in piedi. Misure di contenimento del contagio anche per la scuola, tra incremento della didattica digitale a distanza e sospensione di insegnamenti a rischio, come la ginnastica e il canto.

Corrado Ricci