REDAZIONE LA SPEZIA

Nuovo Camec svelato a maggio. Le chiavi dell’allestimento affidate al tedesco Gerhard Wolf

Iniziati i lavori di restyling. Peracchini: "Assieme alla Fondazione rilanceremo la struttura". Previste la realizzazione di un nuovo logo e l’installazione di maxischermi sulla facciata.

Nuovo Camec svelato a maggio. Le chiavi dell’allestimento affidate al tedesco Gerhard Wolf

La nuova veste sarà svelata a maggio: l’inaugurazione potrebbe essere fissata il 2 o il 24, giorno in cui ricade il ventennale dalla fondazione. E sarà un abito internazionale, quello che Comune e Fondazione Carispezia – nell’ambito di un partenariato pubblico privato non istituzionalizzato – vogliono cucire addosso al Camec, il Centro di arte moderna e contemporanea che da qualche giorno ha chiuso temporaneamente i battenti per la realizzazione di un profondo restyling che, unito ai lavori ormai ultimati finanziati coi fondi Pnrr, punta a rilanciare la struttura museale di piazza Cesare Battisti. La partnership tra la fondazione bancaria e Palazzo civico ha già dato i primi frutti: non solo i lavori appena partiti e finanziati con risorse messe a disposizione dalla Fondazione, ma anche la scelta del nuovo curatore che si occuperà degli allestimenti permanenti e delle mostre, la prima delle quali, di respiro nazionale, si terrà ad ottobre. Si tratta di un uomo di spicco del panorama culturale, ovvero del tedesco Gerhard Wolf. Assieme al professionista – chiamato anche a valutare l’enorme patrimonio custodito nei grandi magazzini del museo – altri nomi si spicco, come l’architetto Luigi Cupellini, già capo allestitore di Palazzo Strozzi a Firenze e del Mart di Rovereto. Un team dalle cui idee nascerà un nuovo modello espositivo, con un refitting degli spazi non solo dal punto di vista architettonico ma anche culturale. I lavori interesseranno tutti i piani dell’edificio. Al piano terra, dove sarà ripensato anche l’ingresso, troveranno posto il book shop e alcune delle collezioni permanenti del centro museale. Al primo piano, gli spazi saranno suddivisi tra mostre permanenti e una sala convegni. Questi interventi saranno realizzati subito, nell’ambito del primo lotto dei lavori appena avviato, ma il progetto prevede modifiche anche alla dislocazione degli ambienti del secondo piano, dove accanto alle mostre trova posto l’Accessibility Room: un ampio spazio espositivo a disposizione di tutti i visitatori ma specialmente dedicato a ipovedenti, non vedenti e utenti con sordità, che potranno incontrare un allestimento che abbatte le barriere percettive e sensoriali. Un ambiente tra i primi in Italia, che potrà aggiungere valore a una struttura che necessita di un rilancio, dopo un ultimo anno tra alti e bassi dove sono stati accolti 8566 visitatori e incassati poco meno di 21mila euro.

Da decidere invece l’utilizzo degli spazi della terrazza e dell’adiacente atrio, con quest’ultimo che potrebbe essere messo a disposizione degli artisti emergenti. "Stiamo lavorando assieme alla Fondazione affinchè venga rilanciato un museo importante – spiega il sindaco Pierluigi Peracchini –. A ottobre si terrà la prima mostra temporanea di livello nazionale, a seguire l’obiettivo è di realizzarne almeno due all’anno. A maggio il Camec riaprirà con un’altra veste, un nuovo modello che contemplerà anche la realizzazione di un nuovo logo, di un sito internet, e di un nuovo piano di comunicazione finalizzato a far conoscere maggiormente il museo. Con i fondi del Pnrr siamo riusciti a realizzare interventi per abbattere totalmente le barriere fisiche e cognitive, oggi il Camec è tra i primi musei in Italia a dotarsi di una sala con un allestimento che abbatte le barriere percettive e sensoriali". Una valorizzazione che passa anche dalla sistemazione esterna della struttura. Tra le ipotesi, quella di spostare la fermata degli autobus situata proprio davanti all’ingresso, così da valorizzare meglio anche l’area antistante la struttura. E poi, l’instllazione di due maxischermi sulla facciata, attraverso cui veicolare le informazioni sulle mostre presenti e future.

Matteo Marcello