Nuova palestra polifunzionale Perizia archeologica sul progetto

L’amministrazione intende realizzarla a Camporegio trovando i finanziamenti per due milioni e mezzo

Una nuova palestra scolastica polifunzionale a Camporegio che risponda alle necessità non soltanto degli studenti e l’adeguamento sismico dell’istituto di Casano. Sono gli obiettivi che il Comune di Luni ha messo sul tavolo e per i quali sono previste spese milionarie, ritenute però necessarie vista l’importanza dei due progetti che andranno a potenziare le strutture scolastiche del territorio. Nel caso della nuova palestra l’amministrazione andrà a risolvere l’eterno problema degli spazi consentendo alle società sportive, e non soltanto agli alunni, di praticare attività senza ricorrere al trasferimento in altri Comuni.

Ma per arrivare al traguardo, in entrambi i casi, si è resa necessaria la perizia archeologica. Nell’attesa di individuare eventuali finanziamenti e affidare i lavori attraverso l’apertura dei bandi occorre infatti un ulteriore passaggio con la Soprintendenza che ha richiesto una valutazione archeologica preliminare. L’ente ha affidato il servizio all’archeologa Francesca Lemmi con studio a Collesalvetti (Livorno) inserendo a bilancio la somma di 2 mila 500 euro.

Per la costruzione della palestra, nei terreni adiacenti alla scuola media ’Ceccardo Roccatagliata Ceccardi’ in località Camporegio, la giunta ha approvato in linea tecnica a luglio il progetto definitivo redatto da Archea Associati srl e dall’ingegnere Paolo Mariottoni. Un impegno di 2 milioni e 540 mila euro che il Comune intende suddividere in due lotti sperando di intercettare finanziamenti ministeriali o di Regione Liguria a integrazione dei fondi di bilancio dedicati al miglioramento degli edifici scolastici. Il primo lotto è di poco superiore ai 2 milioni di euro e la parte restante fa parte della seconda fase del progetto.

Non meno importante l’intervento di adeguamento sismico della scuola elementare di Casano Basso. La struttura già rientra nei parametri previsti per le strutture di non recente costruzioni ma per aumentare il grado di sicurezza, come accaduto in altri Comuni della Val di Magra ultimo in ordine di tempo Castelnuovo Magra, sono previsti interventi strutturali. Il progetto definitivo presentato dall’ingegnere Andrea Cecchi e approvato in linea tecnica in agosto dalla giunta prevede un intervento dal costo di 371 mila euro. Nell’attesa di individuare eventuali finanziamenti e affidare le opere attraverso l’apertura dei bandi però occorre un ulteriore passaggio con la Soprintendenza che ha richiesto una specifica valutazione archeologica preliminare. L’ente non avendo professionalità nella pianta organica in grado di predisporre la documentazione richiesta ha affidato il servizio all’archeologa Francesca Lemmi con studio a Collesalvetti (Livorno) inserendo a bilancio 2021-2023, alla voce sudi e progettazioni, la somma di 2 mila 500 euro.

m.m.