Cinque Terre, crollano i muretti a secco. Gli agricoltori lanciano l’allarme

Alessandro Crovara: "Sbriciolati dalla pioggia incessante"

La ricostruzione di muri a secco

La ricostruzione di muri a secco

Monterosso (La Spezia), 12 aprile 2018 - La soleggiata primavera tarda ad arrivare, nel frattempo crolla un numero considerevole di muretti a secco, nei bellissimi terrazzamenti delle Cinque Terre. La segnalazione, preoccupante, arriva dal viticoltore Alessandro Crovara, che ogni giorno per passione e per lavoro cura i suoi terreni così da produrre un vino di qualità: "Difficile – spiega – ripristinare quei 15 muretti a secco che mi sono caduti in queste ultime due settimane, a causa del maltempo. Difficile dal punto di vista economico, perché anche se le pietre vengono fornite dal Parco nazionale, ripristinare un metro quadrato costa dai 100 ai 120 euro. Ecco perché molti anziani hanno deciso di abbandonare la terra, così come è successo a Monterosso, dove proprio per l’abbandono il fiume di fango e di terra nel 2011 ha raggiunto il mare".

Crovara parla a nome dei colleghi agricoltori che, come lui, di recente hanno subito ingenti danni per quei muretti anche secolari che si sono letteralmente sbriciolati sul terreno, per la pioggia incessante. "Tutto attorno all’abitato di Manarola è un disastro", sottolinea, rimarcando l’importanza del Parco nazionale, la cui nascita per Crovara è riconducibile proprio al ripristino dei muretti a secco e non per la rete sentieristica. Non solo Manarola, ma tutte le Cinque Terre stanno vivendo questa situazione di pericolo, con i sassi crollati che mettono a rischio l’agricoltura locale.

Situazione difficile, dunque, anche a Vernazza e nella vicina Monterosso, dove i viticoltori chiedono un aiuto per la messa in sicurezza dei terrazzamenti, invocando, come Crovara, un percorso facilitato per ottenere risorse dai finanziamenti Pfr. Non crollano solo i muretti a secco dei ‘privati’ ma anche quelli che ricadono sui sentieri del parco, dove sono in corso operazioni di disgaggio delle rocce, svuotamento delle barriere paramassi e la ricostruzione dei muri a secco.

L’unico sentiero chiuso per consentire gli interventi di messa in sicurezza è il Vernazza-Corniglia, che forse riaprirà nella giornata di domani.

"Sugli altri tratti sentieristici – precisa il presidente reggente del Parco nazionale, Vincenzo Resasco – i lavori di ripristino dei muretti sono stati appaltati e si procederà non appena concluso l’intervento sul tratto del sentiero Verde Azzurro. Non c’è alcun problema di viabilità o di sicurezza per i turisti, stiamo lavorando per intervenire nei punti ritenuti che presentano criticità".