Muore dopo un mese di coma. Era caduto mentre stava sciando

L’infortunio un mese fa a Limone Piemonte poi il ricovero a Genova

Un intervento di primo soccorso su una pista da sci   (foto di repertorio)

Un intervento di primo soccorso su una pista da sci (foto di repertorio)

La Spezia, 16 gennaio 2019 - Si era concesso qualche giorno di vacanza con la moglie e la sua bambina, sulle piste da sci di Limone di Piemonte. Stava appunto sciando quando all’improvviso è caduto a terra, battendo la testa e perdendo conoscenza. E da allora non si è più ripreso. Un brutto incidente per uno spezzino quarantenne, che ieri, martedì 15 gennaio, dopo un mese e mezzo in stato di coma, è spirato all’ospedale Galliera di Genova, dove era ricoverato, nonostante i disperati tentativi dei medici di tenerlo in vita.

L’uomo, residente nello Spezzino, per quella caduta, nonostante indossasse il casco protettivo, aveva riportato gravi lesioni cerebrali. La dinamica dell’incidente non sembra essere del tutto chiara: non è escluso infatti che l’uomo sia caduto per aver accusato un malore improvviso così come non è escluso che sia piombato a terra dopo aver incrociato con i suoi sci un ostacolo sulla pista.

Di certo, stando ad alcune testimonianze raccolte sul luogo dell’incidente, l’uomo, durante la sua discesa, non si era scontrato con alcun sciatore: all’arrivo dei soccorritori era stato trovato privo di sensi nelle vicinanze di un piccolo dislivello. Lo spezzino era stato rianimato e stabilizzato, poi trasportato in ambulanza nel vicino ospedale della località sciistica, dove i medici avevo appurato la gravità delle sue condizioni di salute: per quel colpo alla testa il quarantenne era infatti entrato in stato di coma, tanto che i familiari avevano poi deciso per un suo trasferimento nel nosocomio genovese. Ed è proprio lì che ieri mattina, dopo un mese e mezzo di agonia, e nonostante le speranze di una sua ripresa, seppur minime, l’uomo ha esalato il suo ultimo respiro, tra le urla di disperazione della giovane moglie e di tutti i parenti più stretti.

Il pubblico ministero di turno sta valutando se disporre l’esame autoptico sulla salma dell’uomo, per capire appunto la vera causa del decesso del giovane padre di famiglia.