Camilla, morta a 18 anni: a chi andranno i suoi organi. Così salverà altre vite

La giovane era originaria di Sestri Levante. Si era vaccinata con Astrazeneca. Si cerca di capire se ci possa essere correlazione tra la somministrazione e il decesso

Il San Martino di Genova. Nel riquadro la diciottenne Camilla

Il San Martino di Genova. Nel riquadro la diciottenne Camilla

Genova, 11 giugno 2021 - Al Policlinico San Martino di Genova è il giorno dell'espianto degli organi di Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni di Sestri Levante morta dopo aver ricevuto la vaccinazione con AstraZeneca. Secondo quanto appreso, è già stato espiantato il fegato, affidato alla staffetta appena partita per l'ospedale di Niguarda (Milano).

Verranno espiantati altri quattro organi oltre al tessuto che verrà messo a disposizione dell'anatomopatologo della procura. «Un gesto ammirevole, un grande gesto d'amore», ha detto il direttore generale del San Marino Giuffrida commentando la decisione dei genitori di Camilla di donarne gli organi.

Il dono dei genitori

«Hanno appena perso una bimba e mentre metabolizzano questa tragedia - ha detto ancora Giuffrida - riescono a pensare agli altri, a persone che adesso potranno continuare a vivere. È ammirevole quello che hanno fatto, è ammirevole dare la vita a altre persone».

Chi era Camilla

Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante ricoverata domenica all'ospedale San Martino di Genova con una gravissima trombosi al seno cavernoso e conseguente emorragia cerebrale. Due settimane prima, il 25 maggio, la giovanissima studentessa del liceo tecnologico, una sorella ventenne, aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca dopo aver partecipato al primissimo 'open day' che in Liguria ha consentito agli 'over 18' di chiedere volontariamente di ricevere vaccini a vettore virale, come appunto AstraZeneca. 

I sintomi

La ragazza si era vaccinata nella Asl di residenza 'dopo anamnesi vaccinale negativa', era stato chiarito già domenica. «Il 3 giugno si è recata in pronto soccorso con cefalea e intolleranza alla luce. È stata sottoposta a tac cerebrale ed esame neurologico, entrambi negativi. È stata dimessa con raccomandazione di ripetere gli esami ematici dopo 15 giorni», avevano spiegato Regione e Alisa nel ricostruire la vicenda.

L'arrivo in ospedale

Dopo l'accesso sabato 5 giugno in ospedale a Genova (il secondo), già domenica 6 giugno Camilla era stata operata dapprima per la rimozione del trombo e poi per ridurre la pressione intracranica. Nei giorni successivi la situazione della giovanissima in rianimazione era però rimasta tragicamente stabile, nella sua gravità, ed era scattato il periodo di osservazione per dichiararne la morte cerebrale. Ma giovedì 10 Camilla non ce l'ha fatta ed è morta.