Vola il mercato dei missili e il sito Mbda a La Spezia assume

L’espansione del colosso passa anche dalla Spezia. Ampliamento strutturale e crescita degli organici per il sito di Vallegrande

Lo stabilimento di Vallegrande è una risorsa per l’economia locale (foto d’archivio)

Lo stabilimento di Vallegrande è una risorsa per l’economia locale (foto d’archivio)

La Spezia, 23 aprile 2022 - Il sito spezzino di Mbda sempre più centrale nel business plan del gruppo europeo leader nella progettazione e produzione di missili e sistemi missilistici per le forze armate. L’espansione del colosso, capace di collezionare record su record nel 2021 con 4,2 miliardi di ricavi, 5,1 miliardi di ordini e 17,8 miliardi di ‘portafoglio’ ordini, passa anche dalla Spezia. Lo ha affermato ieri l’amministratore delegato di Mbda Italia e Group director sales and business development Mbda, Lorenzo Mariani, che ha fatto il punto sulle attività italiane dello scorso anno e sui primi successi di quello in corso, sottolineando come il sito di Vallegrande sarà interessato non solo da un ampliamento strutturale ma anche dalla crescita degli organici, necessari per far fronte alle molteplici commesse degli ultimi anni.

«Abbiamo acquisito la palazzina situata nel sedime dell’ex Oto Melara, e proprio pochi mesi fa, proprio nell’ottica di una crescita dell’organico, abbiamo acquistato anche la palazzina della Camera di Commercio (l’ex incubatore di imprese situato in via Privata Oto, adiacente all’attuale sede di Mbda; ndr), dove stiamo partendo con lavori. La sede della Spezia arriverà ad avere oltre 300 dipendenti entro il 2023: un numero importante, perché i nuovi programmi richiedono maggiore personale e strutture produttive più ampie e digitalizzate. Gli ottimi risultati del 2021 hanno determinato la necessità di una ulteriore crescita dell’organico anche in Italia, dove prevediamo di chiudere l’anno con circa 1700 addetti. Sul sito di Spezia – afferma Mariani – non c’è mai stata incertezza sui carichi di lavoro: il nuovo Teseo e il lavoro su Marte Er (nuovo missile antinave; ndr), hanno determinato una crescita esponenziale, e questo ci ha portato a investimenti importanti".

Una grande attenzione sul comprensorio spezzino che l’ad ‘allarga’ anche al polo di Aulla, situato all’interno del Cima, il Centro interforze munizionamento avanzato della Marina militare: "Condivisione con le Forze armate è strategica – dice Mariani –, Aulla è un’eccellenza, stiamo cercando di svilupparci ulteriormente ma non è facile perché il sito ha un’alta complessità geomorfologica". E proprio le eccellenze prodotte alla Spezia sono ritenute da Mbda tra i principali successi ottenuti in Italia nel 2021. Un trend proseguito anche in questa prima parte del 2022: la configurazione Aesa per il seeker del nuovo missile antinave Teseo Mk2/e che Mbda sta sviluppando per la Marina militare italiana, per il quale è stata formalmente esercitata l’opzione prevista sul contratto che prevede lo sviluppo del nuovo missile, è tra i fiori all’occhiello.

«L’attuale situazione ci ricorda l’importanza di una difesa comune e della capacità di investimento, necessarie per evolvere le tecnologie che garantiscono la sicurezza; oggi più che mai va sottolineato che senza difesa non c’è libertà. Per questo è fondamentale che anche l’Italia possa sedere con pari dignità al tavolo dei decisori europei sugli investimenti per la difesa; per farlo c’è bi sogno di garantire investimenti nelle più avanzate tecnologie, come ad esempio quelle ipersoniche, che oggi rappresentano una delle frontiere tecnologiche" dice Mariani, che sottolinea come gli ottimi risultati in termini di bilancio siano arrivati anche grazie ai programmi di collaborazione per lo sviluppo del sistema Samp/T New Generation, per l’ammodernamento di mezza vita dei missili Aster italiani e degli Storm Shadow, mentre la commessa qatariota è destinata a decollare con la consegna, nel corso dell’anno, dei missili Marte ER, destinati a equipaggiare i sistemi di difesa in occasione dei Mondiali di calcio di dicembre. Tutto questo, in un contesto non facile come quello determinato dall’invasione dell’Ucraina. Al momento per Mbda nessun problema, "ma se il conflitto dovesse proseguire a lungo, dovremo tener conto del costo dell’energia che impatterebbe sull’attività dei nostri stabilimenti, e dei costi della componentistica e delle materie prime" dice Mariani.