Maxisequestro di montoni, pecore e capre in un allevamento spezzino

I carabinieri e la Asl intervengono per delle irregolarità legate alla tracciabilità e all'attestazione sanitaria. Sanzioni per oltre 10mila euro

L'allevamento spezzino

L'allevamento spezzino

La Spezia, 4 maggio 2021 - Sequestrati centoventotto fra montoni, pecore e capre, e sanzioni per oltre diecimila euro ad un allevamento spezzino.

I militari appartenenti al nucleo carabinieri Cites spezzino, insieme al personale ispettivo dell’Asl 5 sanità animale, dopo un controllo finalizzato al rispetto dei regolamenti dell’Unione Europea in materia di sicurezza alimentare e benessere degli animali, si sono recati in un allevamento di ovini e caprini del territorio. Durante l’accertamento hanno riscontrato diverse irregolarità a carico della titolare: venivano infatti rinvenuti capre, pecore e montoni, in un numero molto superiore rispetto a quello dei capi registrati all’interno della banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica e a quello risultante sul registro di carico e scarico degli animali. Inoltre è emersa la mancanza di tracciabilità di numerosi capi ovi-caprini, alcuni dei quali erano sprovvisti di marca auricolare mentre altri erano identificati con una sola marca auricolare invece delle due previste. Infine, cinquantadue capi caprini provenienti da un altro allevamento, erano stati spostati senza la prevista documentazione (modello iv) ed erano mancanti dell’attestazione sanitaria.

Per questo si è reso necessario operare il sequestro sanitario cautelativo di tutti i capi ovi-caprini presenti in azienda, che verranno ora sottoposti a due prelievi ematici a distanza di sei mesi uno dall’altro, al fine di scongiurare la presenza di brucellosi, malattia infettiva che colpisce principalmente gli animali, ma che può essere trasmessa anche all’uomo. All’interno della struttura erano inoltre presenti due asini nonché esemplari di cani e avicoli di diverse specie: i due asini erano sprovvisti di passaporto e non erano stati inseriti nel registro di carico e scarico degli equidi, mentre un cane era sprovvisto di microchip identificativo.

Le numerose violazioni riscontrate sono costate alla titolare nove sanzioni per un totale di oltre novemila euro, principalmente per violazioni ai sensi delle normative che regolano il sistema di tracciabilità degli animali destinati alla produzione alimentare e alla sicurezza alimentare. Una ulteriore sanzione di mille euro è stata elevata al titolare dell’impresa di autotrasporti che ha effettuato il trasloco di cinquantadue animali della specie caprina destinati all’azienda oggetto del controllo accompagnati da documentazione (modello iv) incompleta.

Gli animali, ad ogni modo, non risultavano maltrattati e per questo motivo sono stati lasciati in custodia alla titolare, considerando però che, il sequestro, le impedisce di poterli movimentare e la donna non può alterare la situazione rispetto a come è stata riscontrata durante il sopralluogo.