Mano tesa alle unità di nuova generazione

Attualmente 400, destinate a diventare 1000 nel 2030. Così la prima applicazione . in Italia delle direttive europee

Il primo rifornimento “ship-to-ship” di Gnl ad una nave da crociera nel porto della Spezia - primo in Italia - è ’figlio’ di una direttiva green dell’Unione Europea, la numero 9 del 2014. Sei anni furono delinati gli obiettivi: ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale nel settore trasporti attraverso una "infrastruttura" europea per la fornitura del combustibile alternativo. Tre anni dopo si materializzò il Decreto Legislativo italiano di attuazione.

Nella direttiva è previsto che entro la fine del 2025 sia disponibile una rete centrale di punti di rifornimento Gnl – tra i quali si annoverano anche le bettoline – per le navi che operano nei porti. Attualmente nel mondo 400 navi su 80.000 sono a propulsione Gnl e si prevede che tale numero arrivi, nel 2030 a 1000 unità. L’IMO (International Marittime Organization) – agenzia delle Nazioni Unite che sovrintende alle attività marittime – ha affermato come il trasporto marittimo sia responsabile del 3 per cento delle emissioni globali di gas climalteranti, incentivando in tal senso gli armatori al passaggio ad energie alternative tra le quali, il più accreditato sembra essere proprio il GNL che riduce del 15 per cento le emissioni di CO2, del 70 per cento l’emissioni di SOX e del 90 per cento quelle di polveri sottili. Oggi sono in costruzione o in ordine una ventina di navi da crociera (ad esempio 11 sono state ordinate dal gruppo Carnival e 4 dalla Msc) e con l’apertura di questo nuovo tipo di rifornimento, per il quale sono state previste tutte le possibili misure di sicurezza a 360°, il porto della Spezia si pone non solo in linea con le volontà dei legislatori europei e nazionali, ma in anticipo rispetto a tutti gli altri scali.