La mammografia rivela un problema. Ma è il referto di un’altra paziente

La vicenda kafkiana di 49enne spezzina che aveva saltato lo screening perché contattata in ritardo. Si teme uno scambio di persona. "Ho ricevuto la diagnosi di una donna di cui si ignora l’identità. Assurdo"

Una mammografia (foto d'archivio)

Una mammografia (foto d'archivio)

La Spezia, 25 gennaio 2023 - Una vicenda kafkiana, che vuol denunciare sia per la mancata possibilità di sottoporsi a un esame salvavita, sia perché da qualche parte c’è una donna a rischio che non sa di dover approfondire il proprio stato di salute. A raccontare l’incredibile episodio è Serena Sassarini, 49enne spezzina. Parliamo di mammografia e del programma di screening gratuiti per le donne dai 45 ai 69 anni che anche la Asl5 porta avanti per prevenire il tumore al seno.

"L’11 gennaio – spiega – alle 11 del mattino ho ricevuto la convocazione per sottopormi all’esame: peccato che fosse previsto per lo stesso giorno alle 9.20, presso il poliambulatorio di via Sardegna alla Spezia (ci fornisce copia dello scritto, ndr). L’errore era lampante, ma mi sono subito attaccata al telefono per avvisare il personale di quanto accaduto, senza che qualcuno mi rispondesse". Oltre alla visita persa, c’è ben altro. "Per 4-5 giorni ho lasciato messaggi in segreteria, sempre senza riscontri, poi finalmente ho ricevuto una chiamata e quello che mi hanno detto è stato sconcertante: mi stavano contattando per comunicarmi che dalla mia mammografia, mai effettuata, risultava un’aderenza. Ho, naturalmente, subito precisato che non mi ero mai sottoposta allo screening per i motivi sopra elencati, ma ho ricevuto una risposta poco convinta".

E le conseguenze di questo scambio di persona denunciato dalla Sassarini sono duplici, entrambe negative. "Ho provato in ogni modo a spiegare che era impossibile si trattasse di un referto relativo alla mia persona, ma penso non mi abbiano creduta. Mi hanno solo detto che, poiché risulta mi sia già sottoposta alla mammografia, non ho più diritto a ottenere il mio appuntamento. E questo, già, andrebbe risolto, anche perché si tratta di un esame salvavita e non vedo perché io non possa usufruire della possibilità che ti danno di farlo a costo zero". Il pensiero della 49enne è, però, più concentrato sulla donna con cui è stata scambiata. "Per quanto mi riguarda c’è una soluzione: posso sempre fare l’esame dal privato, anche se ho diritto ad usufruire del servizio pubblico e mi viene negato, stando alla situazione attuale. La cosa sconvolgente, però, è che questa persona a cui è stata riscontrata un’aderenza non sa niente, né tantomeno sospetta di essere a rischio. Mi chiedo se sia stata avvisata o no: il mio pensiero è per lei. Credo sia bene che tutte coloro che hanno fatto la mammo l’11 gennaio verifichino l’esito del loro referto. I dubbi ci sono ancora, perché è il 24 gennaio (la testimonianza è stata raccolta ieri, ndr.) e non ho più avuto riscontri. Il sistema non può arrivare a fare simili errori".