Maltempo e danni in Liguria, Cinque Terre devastate dalla mareggiata

"Emergenza a Monterosso". Profonde ferite a Vernazza, Corniglia, Riomaggiore

Devastazione a Monterosso

Devastazione a Monterosso

Cinque Terre (La Spezia), 31 ottobre 2018 – Il mare ha fatto più danni che la pioggia nei comuni delle Cinque Terre. A essere pesantemente danneggiato è stato il borgo di Monterosso, dove l’altra notte la mareggiata è arrivata nel cuore del paese. Le barche ormeggiate al molo, alcune già issate e messe in sicurezza, ieri mattina erano sparse ovunque. La pavimentazione del molo è andata distrutta e gli abitanti ieri mattina si sono trovati a dover camminare sulla rena riportata dal mare, poi ripulita nel pomeriggio anche grazie all’aiuto dei bambini del borgo. Il vero pericolo si è ravvisato l’altra notte, verso le 2, quando il sindaco Emanuele Moggia, i tecnici comunali, i vigili del fuoco e Italgas sono dovuti intervenire sulla tubatura del gas che attraversa il torrente Morione perché a causa delle onde persistenti la condotta ha subito danni, tanto che si ipotizzava una fuga di gas. Il pericolo è stato scongiurato sebbene l’intervento non sia stato dei più facili: un vigile del fuoco è rimasto travolto da un’onda, per lui per fortuna nessuna ferita o conseguenza grave. Anche la tubazione delle fognatura, che defluisce nel depuratore di Fegina, ha subito ingenti danni. E sempre a Fegina si è aperta una voragine nella passeggiata. «Un disastro – commenta il sindaco Emanuele Moggia –, solo alla cosa pubblica stiamo stimando i danni oltre a un milione di euro. Per non parlare poi dei danni subiti dai privati: sono molti i ristoranti e le attività risultate allagate».

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Danni ingenti per la mareggiata anche a Vernazza, dove l’altra sera, oltre alla provinciale 51 per Drignana, è stata chiusa anche la provinciale San Bernardino-Corniglia per la presenza di massi sulla carreggiata. Il mare è entrato in paese, portando con sé detriti e legname. Danni al molo di Vernazza e di Corniglia, molte poi le tegole dei tetti letteralmente volate. La stima dei danni, secondo il sindaco Vincenzo Resasco, supererà i 200 mila euro, senza contare quelli, presunti, alla rete sentieristica, che verranno valutati nella giornata di oggi, e quelli che hanno interessato i privati. «Si è trattato – sottolinea Resasco – di un vero ciclone». A Riomaggiore la mareggiata ha causato qualche problema alla diga e all’impianto di depurazione di Manarola e il vento ha spazzato molte tegole sui tetti dei palazzi, facendo cadere qualche albero.

Da sin. il Muggiano e il lungomare di Spezia (Spezzino Vero) e Lerici (Frascatore)

Piegato anche il territorio comunale di Porto Venere, dove la furia del mare si è presentata alle Grazie e a Fezzano, allagandole e facendo entrare l’acqua nelle abitazioni e nei fondi commerciali. Al cimitero delle Grazie il vento ha l sradicato un albero che si è abbattuto sulle tombe. Nel carruggio di Porto Venere si sono staccati intonaci e tegole. E l’impianto elettrico in piazza San Pietro è stato sradicato dal vento. I pontili dei residenti, sia nelle frazioni che nel borgo, hanno subito danni ingenti. Nella nottata protezione civile e operai comunali sono stati impegnati in una ventina di interventi per smottamenti e alberi caduti. La furia del vento e della mare hanno letteralmente staccato i muretti in pietra e cemento della passeggiata del borgo. «Difficile fornire una stima dei danni – spiega il sindaco Matteo Cozzani –, già domani (oggi per chi legge, ndr) un ditta opererà in somma urgenza per lo sgombero dei detriti. Si tratta comunque di somme importanti».