Esplosivo per eliminare i "giga massi". Una settimana per riaprire la 566

In Prefettura il summit per definire tempi e modalità di intervento

Il masso precipitato sulla 566 in località Sciarpatto (foto Frascatore)

Il masso precipitato sulla 566 in località Sciarpatto (foto Frascatore)

La Spezia, 7 novembre 2018 – Almeno una settimana di lavori per la riapertura a senso unico alternato, e un altro mese per renderla fruibile per intero. Non saranno tempi brevi quelli che separano dalla riapertura della strada provinciale 566. Ieri, in Provincia, il summit tra il presidente dell’ente di via Veneto, Giorgio Cozzani, i tecnici incaricati del ripristino della strada e i sindaci di Sesta Godano e Maissana, i due territori maggiormente colpiti dall’interruzione della provinciale, in località Sciarpatto. La buona notizia – e non è poco – è che i risultati delle stese sismiche sulla condizione del versante colpito dalla frana, effettuate nei giorni scorsi, sono migliori del previsto: pur in presenza di infiltrazioni, il sottosuolo è solido, pur con la presenza di massi ciclopici che andranno necessariamente rimossi.

LIGURIA FLAGELLATA DAL MALTEMPO

Da qui l’esigenza di andare a effettuare intervento di disgaggio con utilizzo di microcariche esplosive: operazione che, assieme al taglio e alla pulizia delle alberature, si dovrebbe concludere entro venerdì. Successivamente si passerà alla posa di tre file sovrapposte di blocchi di cemento, lunghe 70 metri, che saranno ancorati con tiranti per costituire una barriera in caso di caduta di massi. Un’operazione, questa, fondamentale per la riapertura a senso unico alternato della strada, e che potrebbe durare tre o quattro giorni, spostando il traguardo del transito a senso unico alternato a metà della prossima settimana.

Tuttavia, la ditta incaricata dalla Provincia interverrà contestualmente con opere finalizzate alla riapertura totale della strada: terminata la prima fase dei lavori, il cantiere procederà infatti all’installazione di ulteriori opere di protezione e contenimento del versante con la posa di nuove barriere che garantiranno una sicurezza tale da consentire la rimozione, in tempi rapidi, della limitazione del senso unico alternato, sistemando così la frana in maniera definitiva.

La seconda fase dei lavori dovrebbe durare all’incirca un mese, ma sui tempi grava l’incognita del maltempo: in caso di precipitazioni, difficilmente potrebbero andare avanti opere complicate come quelle da eseguire sul versante della collina. L’attenzione delle istituzioni rimane alta, visti i disagi che devono patire ogni giorni i pendolari dell’alta Val di Vara per raggiungere La Spezia. Per questo motivo il presidente Giorgio Cozzani e i sindaci Marco Traversone ed Egidio Banti hanno fissato una nuova riunione per la giornata di venerdì, al fine di fare il punto sullo stato delle opere. E il meteo per ora non è molto benevolo: ieri la Protezione civile regionale ha esteso l’allerta gialla nello spezzino fino alle 10 di questa mattina.