"Mai visti così tanti ponteggi sulle facciate Adesso coltiviamo un moderato ottimismo"

Le proiezioni di Caldassi, socio e direttore lavori in un’azienda di costruzioni: "Sentiremo ancora l’onda lunga dei benefici da bonus"

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Un casale in una posizione invidiabile, proprio sopra la baia di Maralunga. Completamente restaurato e arricchito da una grande vasca nel centro del giardino che circonda la proprietà. Committente un ricco signore inglese, che la prossima estate potrà trovare refrigerio nella sua piscina personale, sfuggendo così allo schiamazzo dei bambini, all’odore dolciastro delle creme solari e alla calca della battigia. Riservatezza tipicamente british di chi, abituato alla nebbia della terra d’Albione, è rimasto stregato dal nostro Golfo e ha avuto la possibilità, grazie a un portafoglio a fisarmonica, di soddisfare tutti i propri capricci. Perché i costi di questa ristrutturazione – eseguita dalla Piccola Società Cooperativa Sp.Ca Costruzione - sono molto lievitati in corso d’opera. Il caro prezzi e la crisi energetica sono elementi che hanno inciso e che, ancora adesso, continuano a condizionare tutto il settore dell’edilizia. L’ingegner Alessio Caldassi della Sp.Ca è socio e direttore tecnico lavori.

Ingegnere, con che prospettiva guarda al 2023?

"Chi fa impresa deve essere ottimista, deve sempre pensare che ogni problema e ogni difficoltà possono essere superati. Certo è che dal periodo della pandemia in poi, per il nostro comparto nulla è stato semplice. Un chilo di ferro è passato da 60 centesimi a 1,80 euro. Il prezzo degli isolanti da copertura è raddoppiato, da 25 a 50 euro al metro quadro. Questo si traduce inevitabilmente in un aumento dei costi anche per i clienti. Per alcuni, come il signore inglese, questo può provocare solamente un aggrottarsi delle sopracciglia. Per altri, può costituire invece motivo di rinuncia al lavoro, da affrontare quando si avranno maggiori disponibilità. All’azienda fortunatamente i progetti da realizzare non sono mai mancati. Le nostre dimensioni – 10 operai e un fatturato di 700mila euro – ci permettono di rimanere competitivi anche in frangenti complicati. Guardiamo al 2023 con prudente ottimismo".

Le agevolazioni fiscali hanno creato delle opportunità ma sono state ridotte. Il bonus facciata è stato cancellato, il superbonus è diminuito. La preoccupa questo scenario?

"Se avessero mantenuto le cose come erano, sarebbe stato meglio. Basta passeggiare per la città per rendersi conto che così tanti ponteggi sulle facciate dei palazzi non c’erano mai stati prima. Ora che queste agevolazioni si riducono, vedremo cosa accadrà. Un’onda lunga dei benefici legati ai vari bonus comunque la avvertiremo anche quest’anno, i cantieri aperti nel 2022 giungeranno a compimento nei prossimi mesi".

I momenti di difficoltà sono sempre un’occasione per reinventarsi. Come sta mutando il vostro settore?

"Sicuramente c’è una parola che ha priorità su tutte le altre, ed è sostenibilità, con una ricerca ossessiva di materiali sempre più performanti e della massima efficienza energetica. E poi non c’è nulla da fare, gli spezzini, come tutti gli italiani, rimangono legati alla casa di proprietà, continuano a fare grandi sacrifici per acquistarla. Noi realizziamo tanti appartamenti, soprattutto per giovani coppie. La consegna delle chiavi è un momento sempre emozionante".

Vimal Carlo Gabbiani