L’uragano devasta il borgo storico di Marinella I pini abbattuti bloccano la Litoranea per ore

Lunga conta dei danni nell’area costiera di Sarzana e un unico pensiero: poteva essere una tragedia ma per fortuna non ci sono state vittime

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di Massimo Merluzzi

Alle dieci del mattino è scesa improvvisamente la notte. Il cielo si è coperto con una enorme nuvola color petrolio carica di pioggia e sospinta da raffiche di vento terrificanti che in pochi minuti hanno travolto la piana della Val di Magra, dal litorale fino alla collina di Ortonovo. La bufera arrivata dal mare si è accanita con una forza mai vista sul borgo di Marinella cancellandone tratti di storia. Alberi quasi secolari si sono spezzati come teneri arbusti e sradicati da terra seppellendo automobili, abbattendosi sui tetti delle vecchie case agricole e invadendo le strade. La buona sorte anche in questo caso, come in altri eventi meteo che puntualmente caratterizzano la zona, non ha registrato conseguenze peggiori per le persone.

I danni sono comunque tantissimi e serviranno giorni per calcolare anche le ferite inferte oltre che alle abitazioni, pali della luce, automezzi anche agli stabilimenti balneari. Intanto sono una ventina le persone che dovranno lasciare le abitazioni nel borgo, quelle investite in pieno dalla caduta dei pini. Il nucleo abitativo che parte dall’ufficio postale e si dirama verso la chiesa e piazza Aia ha riportato danni enormi ai tetti e alle facciate. Anche la banca, comunque chiusa, è stata centrata dal grosso pino sistemato all’esterno e ha riportato gravi danni al tetto. "Mia madre - ha spiegato Jessica - ha cercato inizialmente di tamponare l’acqua che stava entrando, accorgendosi soltanto dopo che aveva uno squarcio nel tetto dal quale poteva vedere il cielo". E’ stata immediatamente allertata la Marinella Spa, proprietaria dell’intera area, e sul posto è arrivato Gianfranco Paolini storica figura di collegamento tra la Monte dei Paschi e la realtà locale. Pur essendo in ferie fino al 23 agosto ha raggiunto il borgo per parlare con i residenti in difficoltà quasi tutti ben conosciuti per cercare una soluzione di emergenza, per altro non semplice considerata l’alta stagione turistica e la carenza di strutture disponibili. Anche il vice sindaco del Comune di Sarzana, Costantino Eretta insieme all’assessore Stefano Torri e al comandante della polizia municipale Ilaria Benassi si sono messi in moto per reperire alloggi che mettano al riparo le persone costrette a abbandonare le case pericolanti. I vigili del fuoco hanno seguito con attenzione le operazione di evacuazione dagli edifici già alle prese con l’età e la scarsa manutenzione.

La strada Litoranea è stata chiusa sul confine con Marina di Carrara a causa della caduta dei pini presenti all’interno dell’ex colonia Olivetti e della scuola. Decine di uomini delle ditte specializzate ai quali si sono aggiunti i volontari della Protezione Civile e gli agenti della polizia di Stato del commissariato di Sarzana hanno lavorato per ore per tagliare i tronchi e rimuoverli dalla sede stradale. Una foresta di alberi ha invaso via Marinella all’altezza del vecchio campo sportivo "Taucci" impedendo il transito verso il territorio di Luni. Anche in questo caso sono state colpite alcune automobili. Una ragazza di 22 anni è rimasta all’interno della sua Golf ed è stata soccorsa da alcuni passanti ce l’hanno aiutata a uscire dal finestrino e poi trasportata comunque al pronto soccorso per accertamenti.

Nel pomeriggio, quando clima è tornato a farsi estivo, si è assistito al surreale incrocio tra diversi turisti in tenuta da spiaggia, residenti disperati rimasti senza casa e altri ospiti delle strutture alberghiere costretti a osservare inermi le loro automobili schiacciate dagli alberi. "Sembrava un tornado - ha commentato sconsolato Fabrizio - e per fortuna ero appena rientrato nella casa di fianco all’albergo dopo essere andato a prendere il pane con mia figlia. Mi sono affacciato e ho visto la grondaia del palazzo di fronte sollevarsi e poi è venuto giù l’inferno. Ne ho viste di bufere di vento e pioggia ma mai di questa violenza".