Liguria zona arancione: tornano le restrizioni. Scuole superiori chiuse, lezioni da casa

Il punto sul contagio e le decisioni del Ministero della Salute con la cabina di regia

Operatori sanitari

Operatori sanitari

Genova, 12 marzo 2021 - La Liguria torna in zona arancione dopo due settimane di zona gialla. Le decisioni del Ministero della Salute e della cabina di regia non lasciano scampo. Tutte le regioni gialle tornano automaticamente in arancione a caua dei contagi covid. E la Liguria, che aveva conosciuto giorni di minori restrizioni e di riaperture (tra cui quella dei ristoranti a pranzo) deve tornare a regole più stringenti. L'Rt, l'indice di contagio, è di 1,13. 

«Da lunedì la Liguria tornerà in fascia arancione di rischio covid con il 100% delle scuole secondarie in didattica a distanza», dice il presidente Toti. 

Il passaggio della Liguria dalla zona gialla ad arancione «è dovuta all'analisi dei dati risalenti a due settimane fa che mostrano un Rt sopra 1, nonostante nei nostri ospedali non ci sia una particolare pressione», sottolinea. La provincia di Imperia si «è allineata al resto della Regione, perciò nei Comuni di Ventimiglia e Sanremo decadranno le ordinanze restrittive» della zona arancione rafforzata. Le varianti del covid in Liguria hanno ormai raggiunto circa il 50% dei contagi.

Sono intanto 49.089 le dosi di vaccino AstraZeneca al momento prenotate in Liguria attraverso i medici di medicina generale. Da lunedì inizieranno le somministrazioni. Poco meno di 500 secondo Alisa i medici di medicina generale in campo per somministrare il vaccino anti covid in Liguria da lunedì che «si recheranno nei distretti sanitari per cominciare le attività di somministrazione».

«Sono 21.460 i vaccini al momento previsti per il personale scolastico, 23.764 per i soggetti vulnerabili - continua Toti - mentre 3.865 sono quelli per le categorie prioritarie come uffici giudiziari, protezione civile, forze dell'ordine e vigili del fuoco». Inoltre i medici di medicina generale al momento hanno già individuato e segnalato alle Asl per effettuare la vaccinazione 10.381 persone estremamente vulnerabili, 4.468 persone da vaccinare a domicilio in quanto non deambulanti.