L’expò delle meraviglie sdogana la speranza Un miracolo? "No, siamo i migliori al mondo"

Numeri da capogiro al Salone Nautico, autentico volano della ripresa economica. E la Lega Navale sogna in grande per i disabili

di Corrado Ricci

La nautica è una questione di abbracci. Quelli degli amici che si ritrovano al Salone nautico di Genova sull’onda della passione e – vaccinati – si lasciano andare al gesto che l’anno scorso, in questa stagione, era ‘proibito’. Un gesto liberatorio che ben si accompagna ai fermenti della 61a edizione dell’expò delle meraviglie, volano, della ripresa economica. Come emerge dalle analisi dell’Ufficio studi Confindustria Nautica, sulle dinamiche ‘fotografate’ il 31 agosto scorso. La stima di crescita del fatturato globale dell’industria italiana della nautica indica, infatti, un valore di +23,8% per l’anno solare 2021, con un range di variazione del 5% che determina un valore complessivo compreso fra i 5,5 e i 6 miliardi di euro. Questione, anche questa, di abbracci. Quelli che, per un nucleo familiare con l’innesto di amici collaudati, sono andati in scena sulle barche, ritenute, negli ultimi due anni, fra i contesti più sicuri di vacanza.

Sì, la crescita va molto oltre il rimbalzo post lockdown registrato dall’industria italiana. Determinanti altri fattori oltre la voglia di abbracci che si è fatta leva sul mercato nautica, fra cui la crescita molto significativa dell’export della cantieristica che, al 30 giugno 2021, ha raggiunto il massimo valore storico di 2,8 miliardi di euro, i portafogli ordini dei cantieri italiani di superyacht e l’ottima performance dei comparti dell’accessoristica nautica e dei motori marini. Qualora i dati del quarto trimestre 2021 confermassero la fascia superiore di stima, l’industria italiana della nautica tornerebbe a toccare i livelli massimi di fatturato raggiunti nel biennio 2007-2008, prima della caduta libera.

Un miracolo, verrebbe da dire, con riferimento all’andazzo generale. Ma non è così. "Siamo i migliori al mondo nella progettazione, nel design e nella costruzione di barche. E siamo solo all’inizio…" è leit motiv del presidente di Confindustria nautica Saverio Cecchi, che confida nelle ricadute sul settore delle risorse del Piano nazionale di rilancio e resilienza e che crede negli ‘abbracci’, come quello che ha portato alla ricucitura con Nautica Italiana, all’ombra della casa madre. Come quello della barche a vela attorno alla penisola per la RoundItaly Genova-Trieste partita in coincidenza con l’inangurazione. Non è uno scherzo, in questa stagione, con le prima masse d’aria fredda che movimentano il mare ancora caldo generando contrasti esplosivi, lanciarsi in un periplo senza scalo. "Ma siamo bravi anche ad ottenere il massimo dalle barche" rilancia Cecchi. L’abbraccio è anche quello verso i diversamente abili, che passa dalla Lega Navale e dal suo progetto di sviluppo della flotta degli Hansa 303, scafo a vela irribaltabile, per navigazioni e regate in sicurezza. La barca, alta di bordo, confortevole e con una stabilità indotta dalla deriva a baionetta, è presentata al salone col proposito di diffonderla nel Paese, in primo luogo fra le sezioni della Lega Navale sparse sulla penisola, per farsi strumento di inclusione", dice il presidente Donato Marzano, in rotta verso il 125° anniversario di fondazione – alla Spezia – dell’aggregazione nautico-sociale più radicata sulle patrie sponde, anche per il filo diretto che la lega alla Marina. E non è un caso per il sottosegretario Stefania Pucciarelli abbia, fin dalla presentazione in anteprima del progetto alla Spezia, incoraggiato i progetti di rilancio-qualificazione della Lega Navale che si saldano al proposito di favorire un futuro paraolimpico dalla deriva. Un’esportazione di solidarietà che si salda a quella, che fa leva sul business internazionale: stiamo consolidando su 12 mesi una cifra di esportazioni che è enorme rispetto al passato e anche rispetto ad ogni altro record.