La tragedia di Lerici, la mamma avvertita mentre è alle prove di teatro

Nora Basucci aveva lasciato la piccola Bianca in compagnia dei genitori

Il luogo dove è avvenuta la tragedia (foto Frascatore)

Il luogo dove è avvenuta la tragedia (foto Frascatore)

La Spezia, 28 aprile 2019 - Il cellulare squilla nella borsa. Una. Due. Tre volte. Uffa, chi mi starà cercando? Una corsa per arrivare in tempo. La frenesia di una ricerca alla cieca, in mezzo alle cianfrusaglie, le piccole cose che rendono una vita diversa dalle altre, ogni giorno diverso da quello che lo ha preceduto e da quello che seguirà. Non per Nora. Per Nora Basucci il tempo si fermerà a lungo, impietrito di fronte all’immagine di questa giovane donna, trafelata, che un attimo prima rideva felice con le amiche di sempre, e l’attimo dopo era a terra, con le viscere contorte per un dolore indicibile, il più grande che si possa immaginare.

Ieri pomeriggio Nora aveva lasciato la piccola Bianca in compagnia dei genitori, come facciamo tutti. Il nonno e la nonna materni, surrogato perfetto di mamma e papà. Aveva un impegno in un capannone di Follo, per le prove generali dello spettacolo “Fallo antico’’, liberamente tratto dal teatro di Aristofane e in programma il 3 maggio al Teatro Civico. L’organizzazione è a cura dell’associazione “In cerca di un bebè’’, alla quale Nora aveva dato da tempo la propria entusiastica adesione. L’intero incasso della serata di beneficenza sarebbe servito per finanziare le attività del Centro di procreazione medicalmente assistita della Spezia. Insomma, una buona iniziativa.

Nora è nel gruppo delle attrici, anzi per lei era stata ricavata una parte speciale in scena. Era contenta, felice di poter dare un contributo alla causa. Aveva rinunciato all’idea di trascorrere il pomeriggio con i figli, ma sapeva che la piccola Bianca era in buone mani, le migliori. «A un certo punto – raccontano le amiche dell’associazione – l’abbiamo vista sparire. Le squillava il telefono. Poi ha lanciato un grido. Nooooo. E si è gettata a terra, contorcendosi per la disperazione». All’altro capo della cornetta qualcuno le stava dicendo l’impossibile, che la figlioletta aveva avuto un incidente al parco giochi e che la stavano rianimando. Poi la folle corsa a valle, all’ospedale. E all’arrivo la notizia. L’assurdo. Il male assoluto. Povera Bianca, povera Nora, poveri nonni. Poveri tutti.

Roberta Della Maggesa